3 Gennaio 2022

Comune acquista due servizi “spaziali”, modello “Ciao H”

Nella  città  dei  gabinetti  pubblici  chiusi  da  anni,  il  Comune  acquista  due  avveniristici  servizi  igienici  automatizzati  modello  “Ciao  H”.  Da  palazzo  dei  Giganti,  l’assessore  Giovanni  Vaccaro  fa  sapere  che  “saranno  collocati  breve  uno  all’interno  della  villa  Bonfiglio  l’altro  in  zona  centrale  nevralgica  di  Agrigento.  Un  altro  tassello  che  apporterà  grandissimi  vantaggi  per  cittadini  turisti  in  tempi  celeri”  dice  Vaccaro  che  aggiunge:”Un  passaggio  alla  normalità  alla  modernità  come  al-tre  città  capoluogo  del  Nord  Italia,  sono  riuscito  anche  con  la  piena  collaborazione  degli  uffici  preposti  trovare  le  risorse  finanziarie  per  dotare  la  nostra  città  di  due  bagni  pubblici  di  ultima  generazione.  La  svolta  green  la  nostra  vocazione  turistica  dell’accoglienza  avranno  reflussi  enormemente  positivi  ci  spingono  ancora  fare  meglio  con  altre  iniziative  finalizzate  alla  miglioria  generale  dei  servizi  dell’arredo  urbano”.  Dal  Comune  si  evidenzia  come  si  tratti  “di  bagni  prefabbricati  autopulenti,  autosanificanti,  controllati  da  remoto  attraverso  centrale  operativa,  con  schermo  touch,  totalmente  accessibili  anche  ai  disabili  più  gravi.  “Era  uno  degli  obiettivi  che  mi  ero  prefissato  all’atto  del  mio  insediamento  che  adesso  si  realizza  per  un  ulteriore  passo  in  avanti  nel  processo  di  un  cambiamento  di  rotta  che  è  nell’azione  politico-amministrativa  del  governo  Miccichè  che  è  sempre  pronto  proseguire  la  strada  di  un  netto  miglioramento  qualiquantitativo  sugli  indici  di  vivibilità  che  viene  riconosciuto  dalle  ultime  indagini  report  di  Italia  Oggi  il  Sole  24  ore  “, ha  concluso  Vaccaro.  Critiche  perplessità  sull’iniziativa  dal  responsabile  del  Codacons  agrigentino  Giuseppe  Di  Rosa:  “Con  questi  soldi,  (155  mila  euro  circa,  ndr)  si  adeguavano  ristrutturavamo  tutti  bagni  della  città  cioè  uno  per  ogni  quartiere,  bagni  in  cemento  prova  di  vandali,  Bastava  fare  due  conti  , e  con  questo  investimento  si  potevano  ripristinare  ed  adeguare  ai  migliori  standard  mondiali,  tutti  bagni  già  esistenti,  fare  una  gara  per  la  gestione  da  affidare  ad  una  cooperativa  terzo  settore,  utilizzando  soldi  della  tassa  di  soggiorno”.  FRANCESCO  DI  MAR

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