Comune acquista due servizi “spaziali”, modello “Ciao H”
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- La Sicilia
Nella città dei gabinetti pubblici chiusi da anni, il Comune acquista due avveniristici servizi igienici automatizzati modello “Ciao H”. Da palazzo dei Giganti, l’assessore Giovanni Vaccaro fa sapere che “saranno collocati a breve uno all’interno della villa Bonfiglio e l’altro in zona centrale e nevralgica di Agrigento. Un altro tassello che apporterà grandissimi vantaggi per i cittadini e i turisti in tempi celeri” dice Vaccaro che aggiunge:”Un passaggio alla normalità e alla modernità come al-tre città capoluogo del Nord Italia, sono riuscito anche con la piena collaborazione degli uffici preposti a trovare le risorse finanziarie per dotare la nostra città di due bagni pubblici di ultima generazione. La svolta green e la nostra vocazione turistica e dell’accoglienza avranno reflussi enormemente positivi e ci spingono ancora a fare meglio con altre iniziative finalizzate alla miglioria generale dei servizi e dell’arredo urbano”. Dal Comune si evidenzia come si tratti “di bagni prefabbricati autopulenti, autosanificanti, controllati da remoto attraverso centrale operativa, con schermo touch, totalmente accessibili anche ai disabili più gravi. “Era uno degli obiettivi che mi ero prefissato all’atto del mio insediamento e che adesso si realizza per un ulteriore passo in avanti nel processo di un cambiamento di rotta che è nell’azione politico-amministrativa del governo Miccichè che è sempre pronto a proseguire la strada di un netto miglioramento qualiquantitativo sugli indici di vivibilità che viene riconosciuto dalle ultime indagini e report di Italia Oggi e il Sole 24 ore “, ha concluso Vaccaro. Critiche e perplessità sull’iniziativa dal responsabile del Codacons agrigentino Giuseppe Di Rosa: “Con questi soldi, (155 mila euro circa, ndr) si adeguavano e ristrutturavamo tutti i bagni della città e cioè uno per ogni quartiere, bagni in cemento a prova di vandali, Bastava fare due conti , e con questo investimento si potevano ripristinare ed adeguare ai migliori standard mondiali, tutti i bagni già esistenti, fare una gara per la gestione da affidare ad una cooperativa terzo settore, utilizzando i soldi della tassa di soggiorno”. FRANCESCO DI MAR
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