5 Febbraio 2021

Comune, acqua sul fuoco dopo il raid «Insulti? No, vigili urbani rispettati»

Leccese al volante e insulto ricorrente  contro  vigili  che  fanno  controlli?  Il  giorno  dopo  l’attentato  incendiario  contro  l’auto  della  vigilessa  Alessandra  Lezzi  (secondo  la  sua  ricostruzione  per  motivi  ritorsivi)  è  dibattito  sullo  sfogo  dell’agente  di  Polizia  municipale  sui  comportamenti  poco  ortodossi,  diciamo  così,  degli  automobilisti  nei  confronti  della  categoria.  Di  ieri  mattina  la  presa  di  posizione  del  vicesindaco  assessore  al  ramo,  Sergio  Signore,  che  esprime  solidarietà  alla  vigilessa  gratitudine  di  tutta  l’amministrazione  al  corpo,  auspicando  che  responsabili  del  gesto  vengano  quanto  prima  identificati  puniti.  Ma  è  un  altro  l’aspetto  più  importante:  che  non  si  dica  che  tra  leccesi  vigili  le  cose  non  vadano  come  dovrebbero  andare.  «Il  rapporto  tra  la  Polizia  Locale  leccesi  non  è  un  rapporto  conflittuale  – dice  Signore  alla  professionalità  degli  agenti  corrisponde  da  parte  della  stragrande  maggioranza  dei  cittadini  il  rispetto  delle  leggi,  dei  regolamenti  delle  persone  che  indossano  la  divisa».  qui  scattano  distinguo.  Perché  ad  esempio  Alessandro  Presicce,  presidente  di  Adoc  Lecce,  condivide,  ma  in  parte.  «Ci  capita  spesso  di  relazionarci  con  il  comando  di  Lecce  per  risolvere  situazioni  anche  complicate,  devo  dire  che  mai  poi  mai  abbiamo  incontrato  arroganza  mancanza  di  rispetto  tra  gli  operatori  anche  per  casi  difficili  – spiega  Presicce  d’altronde  nell’arena  della  strada  può  accadere  di  tutto.  Si  tratta  di  casi  isolati,  ma  volte  l’automobilista  pensa  che  la  città  sia  solo  sua.  questo  avviene  quotidianamente  con  il  parcheggio  in  doppia  fila,  sulle  strisce  pedonali,  sui  posti  riservati  ai  disabili,  come  abbiamo  anche  cercato  di  far  notare  in  passato  con  le  nostre  “multe  morali”.  E’  una  guerra  senza  quartiere  contro  gli  indisciplinati  del  parcheggio,  ritengo  di  poter  dire  che  spesso  protagoniste  di  questi  episodi  sono  persone  che  non  vivono  Lecce,  che  magari  ci  vengono  per  lavoro  non  si  preoccupano  dell’effetto  sulla  città».  Non  solo.  C’è  dell’altro  «Ci  siamo  più  volte  chiesti  perché  Lecce  il  Codice  della  strada  venga  violato  più  spesso  che  in  altri  luoghi.  Forse  le  infrastrutture  stesse  suggeriscono  comportamenti  poco  ortodossi  – prosegue  Presicce  lo  dice  anche  il  dato  macroscopico  delle  multe  che  non  dipende  dal  fatto  che  vigili  siano  cattivi  quanto  dal  particolare  che  per  un  mix  di  ragioni  storico-  la  città  si  trova  appunto  fronteggiare  ogni  giorno  situazioni  impensate.  Come  se  ne  esce?  Migliorando  il  lavoro  dei  vigili  da  una  parte  l’educazione  stradale  dei  leccesi  dall’altra  l’amministrazione  deve  intervenire  puntualmente  su  questo.  Avete  mai  osservato  ad  esempio  lo  stato  della  segnaletica  stradale?  Pessimo,  volte».  Sul  punto  è  categorico  anche Piero  Mongelli,  responsabile  dell’ufficio  legale  provinciale  di  Codacons:  «Lecce  è  una  città  indisciplinata  e  la  conflittualità  tra  vigili  e  automobilisti  la  registriamo  quotidianamente,  ma  questo  avviene  perché  la  gestione  del  traffico  è  talmente  caotica  e  al  di  fuori  delle  regole  da  aumentare  a  dismisura  lo  stress  generale,  della  Polizia  municipale  e  dei  cittadini.  Esempio:  di  recente  sono  stati  installati  sei  autovelox  con  photored  sugli  incroci,  ma  le  relative  canalizzazioni  sono  fantasiose  e  prive  di  indicazioni  regolamentari».  Anche  le  piste  ciclabili,  conclude  Mongelli,  «non  sono  a  norma  e  creano  grande  disagio  a  chi  guida.  Il  parcheggio  sotto  l’Enel  per  esempio?  Inaugurato  quattro  volte  e  mai  attivato.  Le  multe  vanno  fatte  pure,  ma  quando  i  cittadini  possono  usufruire  di  servizi  adeguati.  Invece,  pur  con  tutta  la  solidarietà  alla  vigilessa  sembra  quasi  che  si  faccia  la  guerra  ai  cittadini». 

Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this