Codacons Dal primo luglio scorso, le compravendite immobiliari sono nulle se non c’ è una dichiarazione di conformità dei dati dell’ immobile indicati nell’ atto con i dati catastali. Il Codacons friulano avvisa dunque del rischio che si corre (pena appunto la nullità dell’ atto) qualora, acquistando o vendendo una casa, non vi sia massima coincidenza tra la situazione attuale dell’ immobile e i dati in possesso del catasto (art. 19 DL 78/2010), anche se questi ultimi non fossero aggiornati. Inoltre al momento del rogito deve essere presentata la piantina dell’ abitazione più recente. Novità che possono determinare ancora maggiori problematiche per i cittadini riguardano poi i contratti di locazione: il comma 15 della disposizione impone infatti l’ indicazione dei dati catastali all’ atto della registrazione anche dei contratti di affitto, della loro risoluzione, proroga, eccetera. «E se non si adempie tale obbligo – osserva il presidente provinciale del Codacons di Udine, Nicola D’ Andrea – è prevista una sanzione che va dal 120 al 240% dell’ imposta di registro dovuta. E mentre nella compravendita c’ è un notaio che può supervisionare, nell’ ipotesi dei contratti locazione i privati di solito sono da soli». L’ associazione rileva infatti «che forse neppure l’ Agenzia delle entrate conosce ancora a fondo la problematica», il che rischia di creare ulteriore confusione per chi opera nel settore o semplicemente per chi sta per comprare/vendere casa. «Tra la conservatoria e il catasto capita che manchi la comunicazione, e se in Italia vi sono 3 milioni di case che non risultano catastate, in Fvg se ne possono ipotizzare qualche migliaia». Per questo il Codacons raccomanda di fare particolare attenzione, nella procedure di locazione e di compravendita, se non si vuole incappare in maximulte, o addirittura nella nullità dell’ atto.

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