Compie un mese e viene confermato il divieto di bere l`acqua potabile a Cerveteri
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fonte:
- Il Messaggero
Compie un mese e viene confermato il divieto di bere l`acqua potabile a Cerveteri per l`eccessiva presenza di arsenico nelle falde idriche. Costretti a festeggiare il triste trigesimo sono stati residenti e villeggianti, ormai rassegnati a spendere denaro per acquistare l`acqua minerale che deve obbligatoriamente essere anche adoperata per preparate tè, caffè e per cuocere la minestra. E il Codacons invita i cittadini a chiedere al Comune il rimborso delle spese per l`acqua minerale. Dopo un periodo di enorme confusione, chi attendeva notizie certe è rimasto invece profondamente deluso. L`Agenzia regionale per l`ambiente ha infatti comunicato alla Asl Rm F l`esito di solo due delle sei analisi effettuate le scorse settimane e la situazione è precipitata nel grottesco. Un prelievo indicherebbe infatti che il tasso di arsenico sarebbe tornato nei parametri regionali, mentre l`altro confermerebbe che l`acqua non si può ancora bere nonostante la presenza del nocivo minerale si sia ridotta. L`arsenico, intanto, è comparso anche nei campioni d`acqua prelevati nella scuola della frazione de I Terzi, approvvigionata dall`acquedotto dell`Arsial, ma in quantità che rispetta la normativa. A Cerveteri intanto si rincorrono come schegge impazzite sussurri e grida. In questo scenario di incertezza, secondo alcune indiscrezioni, un`altra analisi peraltro né ufficiale né confermata, indicherebbe invece la totale bontà dell`acqua che esce dai rubinetti. In mezzo al caos, naturalmente il commissario prefettizio Raffaele Bonanno non ha potuto che confermare l`ordinanza di non potabilità emessa a fine giugno dall`ex sindaco Antonio Brazzini. Ma sulla delicata vicenda, che rasenta ormai la comica visto che da oltre un mese Arpa ed Asl non riescono a far sapere alla popolazione quale sia la reale situazione, iniziano a rullare i tamburi delle associazioni dei consumatori. L`iniziativa più significativa è giunta dal coordinatore del Codacons per il litorale, Angelo Bernabei, che ha invitato i cittadini a chiedere il rimborso dei quattrini spesi in queste settimane. E per le casse del comune di Cerveteri potrebbe aprirsi una piccola voragine. “Quello che accade – dice Bernabei – è semplicemente scandaloso. Tutte le istituzioni coinvolte da oltre un mese stanno lasciando la popolazione in balìa dei disagi e dell`incertezza. In attesa che Arpa ed Asl la smettano di palleggiarsi la responsabilità dei ritardi nella comunicazione di tutte le analisi, il Codacons lancia una proposta ai cittadini di Cerveteri. Tutti coloro che stanno spendendo fior di euro per acquistare ogni giorno bottiglie di acqua minerale sono invitati a conservare gli scontrini. Quando la situazione tornerà normale, il Codacons si farà promotore di una forte iniziativa nei confronti del Comune di Cerveteri per chiedere il risarcimento dei costi sostenuti dagli utenti per colpa della non potabilità dell`acqua. Porteremo tutti gli scontrini della gente al commissario prefettizio, chiedendo che sulle future bollette idriche siano scalate le spese sostenute dai singoli utenti che presenteranno le prove di acquisto. Un indennizzo dovranno averlo anche i villeggianti estivi“.
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