Compagnie aeree, così rigorose nel riscuotere quanto inadempienti al momento di pagare
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fonte:
- Il Gazzettino
C aro direttore, leggo sul “nostro” giornale, pagina economica,e non è la prima volta, che l’Enac è pronta a sanzionare le compagnie aeree, in particolar modo le così dette low cost per inadempienze varie nei riguardi dei passeggeri. Da maggio del 2020 (sì, 2020) io e altre sette persone siamo in credito dei rimborsi dei voli cancellati da Ryanair. Dopo varie e-mail e pec anche da parte del legale della Codacons, non abbiamo mai avuto nessuna risposta. Nel frattempo cosa fa l’Enac? Nello statuto dell’ente leggo: “Passeggeri – L’Ente è Organismo responsabile della corretta applicazione dei Regolamenti comunitari in materia di Diritti del Passeggero e ha il potere di irrogare sanzioni amministrative nei confronti dei soggetti inadempienti”. Se le sanzioni non sono sufficienti, sempre che le paghino, si sospenda la licenza di volare,e l’Enac ne ha il potere, finché non avranno rimborsato fino all’ultimo centesimo i passeggeri. Giancarlo Vianello Venezia
Caro lettore, non ci sono dubbi che gli ultimi due anni siano stati particolarmente difficili e complessi da gestire per le compagnie aeree. Voli sospesi, voli cancellati, partenze spostate di ore, passeggeri lasciati a terra per disguidi dell’ultimo momento. Ma se alcuni disservizi sono, almeno in una certa misura, comprensibili e giustificati dal clima pandemico e dal susseguirsi di normative diverse paese per paese, ciò che non è in alcun modo accettabile è il disprezzo per i diritti dei passeggeri e l’indifferenza per i gravi disagi a loro causati. Per non parlare delle risibili giustificazioni spesso adottate per giustificare inadempienze e cancellazioni. Comportamenti intollerabili,e purtroppo tutt’altro che isolati, su cui le autorità preposte, primo fra tutte l’Enac, hanno il dovere di intervenire con severità e tempestività. Cosa che invece accade molto raramente. Eppure queste stesse compagnie quando tocca a loro far rispettare regole e regolamenti sono sempre estremamente fiscali nei confronti dei passeggeri, non transigono di una virgola: bastano, ad esempio, pochi centimetri o un ettogrammo in più nel bagaglio, ed ecco che scatta la tagliola del sovrapprezzo. Forse sarebbe sufficiente pretendere da queste compagnie un analogo e rigoroso comportamento verso i passeggeri e i loro diritti quando si verifica qualche inconveniente di cui loro sono responsabili. Forse non assisteremmo più a certi scandalosi comportamenti.
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