COMPAGNE SVUOTANO CREDITO TELEFONINO A RAGAZZA DISABILE
- fonte:
- Ansa
CODACONS, ORDINARIA MICROCRUDELTA`, DIRITTI SCRITTI SULL`ACQUA
(ANSA) – VENEZIA, 27 MAG – Una decine di ragazzine della
Mestre bene e dintorni si sono prese beffa di un` “amica“, una
compagna di scuola disabile, sedicenne, facendosi consegnare il
suo telefonino portatile per girare a proprio vantaggio,
spartendoselo, il suo credito telefonico di 50 euro.
Il fatto, di “ordinaria microcrudeltà“, è avvenuto nel
cuore nordestino, in un istituto tecnico mestrino: da qui l`
appello per “creare un nuovo modo di pensare“ lanciato
dall`avvocato Franco Conte del Codacons del Veneto, che ha preso
posizione anche se la famiglia della giovane disabile ha
annunciato che non presenterà denuncia.
“Non ci saranno seguiti penali – ha spiegato Conte – non
tanto perché le giovani truffatrici non lo meritino, ma
perché, una volta scoperta la frode, hanno avuto anche la
sfacciataggine di prendersela con la loro vittima“. Alle dieci
persecutrici, il preside dell`istituto scolastico ha erogato una
nota, il che non consola né il legale né la famiglia della
ragazza, la quale non si sa come abbia preso il raggiro. “Come
tutte le ragazze della sua età – rileva Conte – anche la
sedicenne disabile ha un particolare bisogno di sentirsi
accolta: le amiche di scuola sono di fatto le sue uniche
relazioni attive“. “Come tutti in classe – dice -, anche la
ragazza ha un telefonino portatile. Un giorno le sue compagne si
accorgono che possono spartirsi il suo credito telefonico e,
forse, trovano divertente farlo. Le rubano una seconda volta il
credito, allora la madre interviene e blocca la ricarica. Le
compagne, anziché vergognarsi, se la prendono con Maria“.
Per il Codacons, la truffa alla piccola disabile “non è che
la punta di un iceberg“. “Non si pretende che venga riadottato
il libro `Cuore` di De Amicis – dice Conte – ma è agghiacciante
l`indifferenza diffusa“. L` episodio, dice, è “emblema di una
profonda crisi della legalità che parte fin dai banchi di
scuola. Purtroppo basta guardarsi intorno per capire che le
regole sono per gli sciocchi, il successo è dei furbi“.
Tra gli esempio indicativi di un degrado dei rapporti
interpersonali, Conte cita anche quello, avvenuto in un liceo
padovano, di una ragazzina fotografata in un momento intimo da
un coetaneo, che ha poi girato a tutti l`immagine con il
cellulare. “Ci sono leggi che prevedono percorsi didattici
specifici, insegnanti di sostegno, materie particolari, ogni
forma di moderna attenzione verso i più deboli e, in
particolare, disabili: però – conclude Conte – senza cuore
questi sono diritti scritti sull`acqua“.
Da qui l`appello del Codacons: “le grandi agenzie educative:
famiglia, scuola, chiesa, università, mondi associativi e
comunicazione devono riflettere per farsi carico ciascuno delle
proprie omissioni, carenze, fughe e dialogare per ricomporre un
progetto formativo coraggioso capace di creare un nuovo modo di
pensare“. Quanto all`eseguità del provvedimento preso
dall`istituto scolastico: “Perché punire queste ragazze!
Perché far loro credere – dice Conte con grande tristezza – che
il rispetto di chi è dotato diversamente ci rende buoni! E`
rischioso educare al gesto gratuito, all`amicizia speciale, poco
apparente, ma tanto profonda: i ragazzi vanno preparati a
competere, devono farsi subito una scorza dura“. “Se siete
capaci a 16 anni di rubare in dieci il credito telefonico ad una
disabile – conclude – non temete, da grandi vi aspetta un futuro
di successo“. (ANSA).
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