ROMA ? Molti degli aumenti dei prezzi dell`ortofrutta non sono giustificati. Scende in campo anche il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, a dare man forte alle preoccupazioni del mondo agricolo e dei consumatori (il Codacons ha presentato denunce per aggiotaggio a dieci Procure della Repubblica) sui rincari `esplosi` in concomitanza con le gelate. «Bisogna dire ai commercianti ? ha detto Marzano ? di non speculare». Ai consumatori il ministro consiglia di confrontare i prezzi dello stesso prodotto fra diversi esercizi e magari di rinviare l`acquisto dei prodotti non indispensabili. Anche il mondo agricolo si muove. Il presidente della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Massimo Pacetti ha scritto al presidente del Consiglio Berlusconi e al ministro Alemanno chiedendo lo stato di calamità naturale per far fronte ad una emergenza che tra gelo e siccità sta già costando alle imprese agricole danni per oltre 200 milioni di euro (circa 400 miliardi di lire). Dal mondo del commercio vengono inviti alla prudenza. Marco Venturi, presidente di Confesercenti, dice che gelo e siccità hanno cancellato nei fatti il mercato, per cui «a dar la caccia agli speculatori si finisce solo in vicolo cieco». E sul ruolo `positivo, di trasparenza` dei mercati all`ingrosso insiste anche Valentino Di Pisa, vicepresidente di Fedagro, l`associazione dei mercati generali: «Capisco le preoccupazioni dei consumatori, non comprendo la volontà di cercare a tutti i costi un responsabile al di fuori dell`andamento climatico. Viviamo in una libera economia di mercato dove il prezzo è frutto dell`incontro tra domanda e offerta. Più aumenta la domanda, più cresce il prezzo soprattutto se il prodotto scarseggia». «Senza un ruolo calmieratore dei mercati ? conclude Di Pisa ? le conseguenze sui prezzi sarebbero state anche maggiori».

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