Com`è caro il nostro prelievo bancomat
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fonte:
- La Tribuna di Treviso
Per l`Abi le cifre sono dovute alle troppe incursioni ladresche, ma i consumatori ribadiscono: “Così si specula sulla pelle dei correntisti“
Com`è caro il nostro prelievo bancomat “Cifre variabili, nessun cartello“. Ma la commissione arriva a 2,50 euro
Conte (Codacons): “Mai così rosei i bilanci degli istituti di credito“
I costi dei servizi bancari tornano nell`occhio del ciclone dopo l`annuncio di un`inchiesta da parte dell`Antitrust sulle commissioni bancarie legate al prelievo di contanti con il bancomat. L`ipotesi è che esista un “cartello“ tra gli istituti che possa falsare la concorrenza. “Era ora, anche se è solo il primo passo“ è il commento all`iniziativa dell`Antitrust di Franco Conte responsabile del Codacons. L`annunciata indagine su quella che l`Associazione bancaria italiana (Abi) definisce come “un`attività essenziale“, ridà fiato alle associazione dei consumatori che da sempre accusano le banche di voler speculare sulla pelle dei propri correntisti. Ma le banche più diffuse nella Marca come si comportano? Quanto fanno pagare ai propri clienti le commissioni? Prima di tutto bisogna però specificare che per commissione si intende quel prezzo che ogni correntista paga alla propria banca quando preleva con il bancomat dallo sportello di un diverso istituto. Le cifre sono varie, e si parte dagli 0 euro (per i primi quattro prelievi mensili) di Banca di Treviso ai 2 euro e 50 di Antonveneta. L`istituto padovano, tra quelli presi in esame è quello che applica la tariffa più alta. Di poco inferiore a quella dell`Antonveneta, è la commissione che Unicredit banca fa pagare ai propri clienti: 2 euro e 30 centesimi. Alle sue spalle si piazza banca Intesa che ai suoi corrntisti chiede due euro tondi, mentre Veneto Banca e Credito trevigiano fanno pagare rispettivamente 1.90 euro e 1.55 euro. “Negli ultimi cinque anni – spiega Franco Conte del Codacons – i costi dei servizi bancari sono aumentati del 100%. I bilanci degli istituti di credito sono ai vertici storici perchè hanno abbattuto le spese, da una parte grazie alla informatizzazione che ha abbattuto i costi, dall`altra non aumentando le retribuzioni dei dipendenti che nel corso degli anni sono rimaste costanti“. E le banche come si difendono dalle accuse delle associazioni dei consumatori e nell`inchiesta annunciata dall`Antitrust? “Faccio un piccolo esempio – dice il direttore dell`area NordEst di Unicredit Roberto Speziotto – nel trevigiano si verifica un gran quantità di assalti agli sportelli bancomat da parte della piccola criminalità. Questi, per frequnza, sarebbero pari a più di dieci volte quelli che si verificano in Germania, dove il gruppo è presente con le agenzie della banca bavarese Hvb. Dunque gli alti costi delle commissioni servono anche a mantenere gli sportelli, controllarli con le telecamere e rimetterli in sesto in caso d`assalto“. E in vista delle elezioni dal Codacons arriva una richiesta al prossimo premier: “Solo permettendo la class action – spiega Franco Conte – si può aiutare la vera competizione tra gli istituti bancari“.
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