Colto da malore, muore sulla panchina l?ambulanza in città non era disponibile
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fonte:
- Corriere della Sera
Si è accasciato su una panchina per un malore e non si è più ripreso: Raffaele Caropreso, 77 anni, è morto su quella panchina di via Giovanni XXIII, ad Aprilia, dove stava passeggiando. A nulla è servito l?interesse dei passanti, che appena hanno notato quell?anziano signore sbiancare, perdere i sensi, cercare il sostegno di un posto dove sedersi hanno chiamato il 118. Hanno chiesto aiuto. Erano le 9.20 di ieri mattina, quando la sirena si è avvicinata a Raffaele era già troppo tardi, perché alle 9.42 l?uomo era già morto. Solo l?autopsia potrà dare risposte certe sulla sua morte, certo la tempestività dell?intervento è stato ostacolata da alcune coincidenze ostili. L?ambulanza del 118 di zona era fuori per un?altra emergenza, a via Fossignano dall?altro capo della città, mentre quella della clinica «Città d?Aprilia» era fuori per il trasporto del sangue. A quel punto è stato necessario chiedere l?intervento della sede romana dell?Ares 118, così è partita la macchina più vicina, quella di Anzio. Ma non è servito a nulla, Raffaele è morto così, mentre stava passeggiando.
Per le associazioni dei consumatori è un grave episodio di malasanità. «È inaccettabile che nel 2006 un uomo muoia per un?ambulanza che non arriva. Invitiamo il ministro della Salute a concordare con le Regioni, oltre i risarcimenti per le liste d?attesa, anche quelli dei ritardi delle ambulanze», sostiene Carlo Rienzi, presidente del Codacons.
«L?ambulanza è giunta con 37-40 minuti di ritardo – aggiunge Giovan Battista Trenta, coordinatore di Cittadinanza Attiva – con a bordo un autista e due infermieri, senza il medico. Se il mezzo fosse arrivato 10 minuti prima, con medico e defibrillatore, quasi sicuramente, l?uomo si sarebbe salvato». Dal 118 respingono le accuse, precisano che i mezzi in zona erano impegnati su altre emergenze e i minuti di ritardo sarebbero solo 24, non 40.
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