Colosseo e Fori chiusi per assemblea. Renzi: “Quei sindacalisti contro l’Italia”
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fonte:
- Repubblica.it
ROMA – “Non lasceremo la cultura ostaggio di quei sindacalisti contro l’Italia. Oggi decreto legge #colosseo #lavoltabuona”. Lo scrive il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, su twitter, commentando l’assemblea sindacale che ha causato la chiusura per tre ore del Colosseo e dei Fori imperiali questa mattina a Roma, con migliaia di turisti colti alla sprovvista e costretti a lunghe attese.
La richiesta di una discussione in Consiglio dei ministri sulla proposta di dichiarare i musei e i monumenti “servizi pubblici essenziali” era stata fatta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
La posizione dei sindacati. Se per il governo “la misura è colma”, Cgil, Cisl e Uil replicano alle critiche ipotizzando uno sciopero generale sulla vertenza beni culturali. E la leader della Cgil Susanna Camusso usa toni durissimi: “E’ uno strano Paese quello in cui un’assemblea sindacale non si può fare. Capisco” fare “attenzione in periodi di particolare presenza turistica, ma se ogni volta che si fa un’assemblea si dice che non si può, si dica chiaramente che non ci possono essere strumenti di democrazia. Ormai fare una assemblea sindacale è diventato impossibile”. E a proposito dell’idea di Franceschini di inserire musei e luoghi di cultura tra i servizi pubblici essenziali – probabilmente nel decreto legge annunciato da Renzi – Camusso sostiene che questo non comporta il venire meno della possibilità di fare scioperi o assemblee.
Per Annamaria Furlan, leader della Cisl, quanto accaduto a Roma conferma la necessità di avviare “un serio confronto per trovare una soluzione equilibrata” che salvaguardi i diritti dei lavoratori e quelli degli utenti. “Lo abbiamo detto e lo ripetiamo – afferma in un comunicato – è sbagliato prendere in ostaggio i turisti come è accaduto oggi a Roma a causa di una assemblea sindacale, tra l’altro regolarmente autorizzata. Ma questo problema non si risolve con un decreto legge sui servizi pubblici o sollevando polveroni mediatici contro il sindacato e contro i lavoratori”.
Cauto anche Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil: “L’assemblea è un diritto sancito dallo Statuto dei lavoratori, ma dobbiamo stare attenti a non trasformare le ragioni che abbiamo in un problema per i cittadini e i turisti”.
L’assemblea ha ritardato di tre ore (dalle 8.30 alle 11.30) l’apertura del Colosseo, del Foro Romano e Palatino, delle Terme di Diocleziano e di Ostia Antica. Era stata convocata per discutere del mancato pagamento delle indennità e degli straordinari, oltre che della necessità di avviare una trattativa per il rinnovo del contratto del settore e per altre questioni, ed era stata preannunciata nei tempi stabiliti dalla normativa. Assemblee dello stesso tipo si sono tenute in altre città d’Italia.
Politici contro i sindacati. Il caso di Roma ha scatenato accese reazioni dal mondo politico, quasi tutte, indipendentemente dall’appartenenza partitica, critiche nei confronti dell’iniziativa sindacale bollata ora come “dannosa per l’Italia” o “per l’immagine di Roma”, ora come “autolesionistica”, “uno sfregio inaccettabile”, “una vergogna” o “l’ennesima figuraccia internazionale”. Posizioni condivise anche da associazioni dei consumatori come Codacons e Adoc e di categoria come Federalberghi e Assoturismo.
Tra i politici c’è chi come Fabio Rampelli, capogruppo di Fdi-An, invoca la revisione della legge sul diritto di sciopero. E chi, come il ministro dell’Interno Angelino Alfano, preme per la rapida “approvazione della legge di Maurizio Sacconi sulla regolazione degli scioperi a tutela degli utenti dei beni pubblici”, per cui “ieri è iniziato l’iter al Senato”.
Un coro che unisce voci solitamente discordi, dal Pd a Fi, da Ncd a M5S. Anche se dalle opposizioni qualcuno coglie l’occasione per accusare il governo di “essere sempre impreparato” (Elvira Savino, Fi) o di parlare da un “pulpito tardivo” (Mara Carfagna, Fi). Colorito come al solito il leader della Lega Matteo Salvini, che su Facebook scrive: “Colosseo e Fori chiusi per assemblea sindacale, turisti inferociti. Che vergogna. Invece di pensare alle Olimpiadi a roma, che Renzi si svegli e non ci faccia fare figure di cacca a livello mondiale”.
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