Colosseo a caro prezzo: il biglietto aumenta del 33%
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fonte:
- Il Fatto Quotidiano
“Che mattinate felici ho trascorso al Colosseo”. Felici, come scriveva il grande romanziere Stendhal, ma presto anche dispendiose: il biglietto, il cui prezzo era fermo da dieci anni, aumenta del 33%. Dal 1° novembre visitare l’ Anfiteatro Flavio (e le altre meraviglie del suo Parco archeologico) costerà 16 euro invece degli attuali 12. “Per adeguarsi agli standard mondiali e combattere il bagarinaggio”, spiega la direttrice. E anche per fare cassa. Svolta, salasso o novità, questione di punti di vista. Due anni fa il ministero dei Beni culturali, allora diretto da Dario Franceschini, aveva creato il Parco archeologico del Colosseo, con l’ obiettivo di rendere il monumento simbolo di Roma più autonomo, incrementare le risorse, valorizzarlo. Ecco dunque la nuova politica di ticketing varata dalla direttrice Alfonsina Russo, dopo l’ analisi dei flussi turistici e la comparazione con i costi d’ ingresso dei principali siti culturali mondiali. Il biglietto base, che oltre al Colosseo comprende pure il Foro romano e Palatino, sarà portato a 16 euro. Sempre da novembre arriverà anche il biglietto “Full experience”, che per 22 euro garantisce l’ ingresso a tutti i siti per due giorni (invece che uno). La terza novità invece parte da subito ed è già disponibile: col biglietto “Foro Palatino super” con 16 euro si accede al solo Foro romano e Palatino (più i siti speciali), permettendo così l’ ingresso nell’ area anche nei giorni in cui il Colosseo (più richiesto) ha già raggiunto la capienza massima consentita (di circa 3 mila visitatori). Biglietti più cari, dunque, ma anche differenziati, per dare ai turisti un’ offerta varia e ricca. E fa niente se sarà un po’ più costosa. Per la direttrice Russo, d’ altra parte, era il prezzo precedente ad essere basso per il suo valore, non quello nuovo troppo caro. “Il parco è il quarto sito culturale più visitato al mondo ed è il maggiore d’ Italia”. Primo per visitatori, ma ultimo (o quasi) quanto al prezzo dell’ ingresso: 20 euro per gli Uffizi di Firenze o Piazza San Marco a Venezia, 17 per il Louvre a Parigi, 21 al Natural History di New York. “Vogliamo allineare il prezzo ai confronti e alle aspettative del pubblico – dice la Russo – ma anche frenare tutte le operazioni illegali favorite da un prezzo troppo basso”. Di qui la scelta di un aumento consistente (+33%) per il prezzo che era fermo dal 2008. Nonostante le buone ragioni della direttrice, le polemiche non si sono fatte attendere. Le prime critiche arrivano dal Codacons, che denuncia “l’ incremento tariffario abnorme”: “Ci chiediamo – aggiunge il presidente dell’ associazione dei consumatori, Carlo Rienzi – come saranno utilizzati i maggiori proventi”. Non è la prima volta, del resto, che l’ aumento dei prezzi di biglietti e musei diventa un caso: proprio a Roma la sindaca Raggi aveva pesantemente criticato la scelta di far diventare a pagamento l’ ingresso al Pantheon, decisione presa dall’ ex ministro Franceschini e poi ritirata dal suo successore Alberto Bonisoli. Ancora più recente il dibattito sulla riapertura del corridoio del Vasari a Firenze, a caro prezzo per i visitatori: in quel caso addirittura 45 euro in alta stagione. Cosa volete che siano 4 euro in più per la grande bellezza del Colosseo.
lorenzo vendemiale
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