21 Dicembre 2021

Coldiretti, un vademecum contro le truffe alimentari

 

La Coldiretti lancia l’allarme: “Il moltiplicarsi di offerte civetta e sottocosto e di promozioni di Natale rischia di portare sulle tavole delle feste degli italiani prodotti di bassa qualità, mentre strozza le imprese agricole, costrette a vendere a prezzi che non coprono neppure i costi di produzione”. Al contempo l’associazione rinnova l’iniziativa natalizia di solidarietà del sistema agroalimentare italiano per portare sulle tavole delle famiglie più in difficoltà le grandi eccellenze alimentari del Made in Italy. L’iniziativa, promossa da Coldiretti, Filiera Italia, Campagna Amica e Codacons, “vede la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese per dare la possibilità anche ai più poveri di gustare il meglio della gastronomia nazionale”. L’appuntamento è per domani, mercoledì 22 dicembre, alle ore 9,30 a Palazzo Rospigliosi in via XXIV Maggio 43 a Roma nella sede della Coldiretti, da dove partiranno i camion per le consegne.

Nell’occasione verrà anche presenta l’indagine di Coldiretti su “Covid, il Natale dei nuovi poveri” contenente dati e analisi sui cambiamenti sociali ed economici al tempo della pandemia, con la spesa delle famiglie minacciata da contagio e inflazione.

Per quanto riguarda le offerte civetta e sottocosto, la Coldiretti ha elaborato un vademecum per aiutare i consumatori a non cadere nelle trappole del mercato, dove “a causa di pratiche sleali si scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali”.

Il primo consiglio della Coldiretti è di verificare sempre l’origine in etichetta, soprattutto in quei prodotti dove è obbligatorio indicare la provenienza. Una pera Abate, ad esempio, non è detto che sia una pera italiana. La promozione a basso prezzo di prodotti stranieri spacciati per tricolori inganna i cittadini, rovinando i pranzi e le cene più attesi dell’anno, e finisce anche per esercitare una pressione al ribasso sui compensi pagati agli agricoltori.

Leggere attentamente l’etichetta, con riferimento agli ingredienti, aiuta pure a capire se si stanno mettendo nel carrello cibi di bassa qualità. La presenza di troppi coloranti, additivi, aromi artificiali e conservanti, ad esempio, rappresenta un campanello d’allarme relativamente alle caratteristiche dei prodotti utilizzati. Ma quando le offerte sono particolarmente stracciate è sempre bene, dice la Coldiretti, verificare anche la data di scadenza, poiché potrebbe essere troppo vicina o addirittura già passata.

Importante controllare l’identità merceologica del prodotto in promozione: un “olio di oliva” non è un olio extravergine di oliva, così come un prosciutto di “montagna” o del “contadino” non è detto che sia un prosciutto “Dop” a denominazione di origine fatto con carne italiana, o un formaggio “a grana” o da “grattugia” non è necessariamente anch’esso una “Dop”. In generale, avverte la Coldiretti, bisogna anche diffidare dei prezzi troppo bassi poiché dietro si nasconde lo sfruttamento di aziende agricole e dei lavoratori. Attenzione anche ai prezzi dei prodotti non in promozione, perché spesso subiscono dei ricarichi per sfruttare l’effetto “civetta” dei cibi scontati.

Proprio per riequilibrare la distribuzione del valore lungo la filiera tutelando cittadini e agricoltori, è entrato in vigore il 15 dicembre il decreto legislativo in attuazione della Direttiva Uu sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto dalla Coldiretti.

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