6 Novembre 2006

Coinvolti Piemonte, Liguria e il Meridione

ROMA L`Italia stavolta ce l`ha fatta. Il blackout elettrico non ha mandato in tilt la penisola, pur colpendo alcune zone: Piemonte e Liguria, ma anche il sud del Paese. I piani di difesa del sistema italiano sono scattati con tempestività riportando la situazione alla normalità in circa 30 minuti. Nulla a che vedere con ciò che avvenne tre anni fa quando nella notte tra il 28 e il 29 settembre la gran parte della penisola – allora responsabile dell`interruzione fu la Svizzera – rimase a luci spente per parecchie ore.Ma l`incidente-bis è stato occasione per sottolineare la contraddizione di avere sul fronte dell`energia connessioni europee senza però avere un`unica autorità – incongruenza sottolineata dal premier Prodi come pure dall`amministratore delegato dell`Eni, Paolo Scaroni – e per tornare a chiedere, come ha fatto il ministro dell`Ambiente, Pecoraro Scanio, di puntare su fonti di energia rinnovabili. Intanto, mentre l`Europa si interroga sui fatti e sul “che fare“, l`Authority per l`Energia italiana intende chiedere l`avvio di una indagine congiunta sulla vicenda e la Procura di Torino si accinge ad aprire un fascicolo. In Italia i blackout parziali sono stati soprattutto in Piemonte, Liguria e Puglia. In Piemonte la mancanza di corrente elettrica è durata tra i 20 e i 30 minuti. Sono state interessate tutte le province, dal Verbano Cusio Ossola, a Nord, al cuneese, a sud. I centralini delle forze dell`ordine sono stati tempestati da centinaia di chiamate, ma non sono stati segnalati casi gravi. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire soprattutto per salvare persone bloccate negli ascensori. A Torino in 100 mila sono rimasti senza luce. In Liguria sono rimasti al buio per pochi minuti la riviera di Levante, con Rapallo, Santa Margherita e Portofino, alcuni quartieri nel ponente di Genova (Sestri Ponente e Cornigliano) e i comuni di Albisola Superiore e Inferiore, nel savonese. In Puglia il blackout ha interessato il Salento: i comuni maggiormente colpiti sono stati Lecce, Maglie, Corigliano, Tricase, Andrano, Alezio e Gallipoli. Distacchi di energia anche in alcuni comuni della Calabria. Il Codacons già invoca risarcimenti per gli utenti coinvolti.Appena scattato l`allarme per i disservizi in Germania – ha spiegato la società Terna – il sistema italiano ha tagliato automaticamente 1.300 megawatt di potenza, attraverso la sospensione di fornitura ai clienti interrompibili (quelli cioé che, in base a tariffe agevolate, sono disposte a vedersi staccare la luce in momenti di emergenza). E, sono scattati distacchi automatici, a macchia di leopardo, attivati per evitare che l`interruzione di energia elettrica si allargasse a zone più ampie. Contemporaneamente è entrata in servizio la cosiddetta “riserva fredda“, quelle centrali cioé che restano accese, ma non in produzione, proprio per sopperire a possibili cali imprevisti dell`offerta. Si è costì ridotto l`import dall`estero di consistenti quantità di energia e in mezz`ora si é tornati alla normalità.

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