27 Ottobre 2021

Codici rubati per generare falsi Green Pass. Il Codacons: “Troppe 400mila esenzioni al vaccino”, denunce in tutta Italia

Soltanto l’ultimo colpo ad uno scenario che si sta complicando sempre di più: alcune chiavi che consentono la generazione del Green Pass europeo sarebbero state sottratte e con quelle sarebbero state pubblicate e diffusi in rete programmi per creare certificati falsi. Tra esenzioni, certificati falsi e certificati di malattia creati ad hoc, sono sempre di più i fenomeni smascherati utilizzati dai “Furbetti del vaccino” per scavalcare l’obbligo della certificazione verde anche senza farsi vaccinare. I Pass generati con le chiavi saranno tutti annullati e in mattinata sarebbero in programma una serie di riunioni a livello europeo tra tutti i soggetti tecnici interessati per un’analisi approfondita della situazione. Non si conosce al momento il numero dei codici sottratti né se il problema riguardi anche l’Italia, anche se sono in corso accertamenti.

Intanto la campagna vaccinale prosegue, con l’Italia che sta per tagliare quota 90 milioni di dosi inoculate. Le novità sul vaccino sono tante, tra le incognite sull’ampliamento della platea anche ai minori – gli esperti Fda hanno approvato le dosi Pfizer per la fascia 5-11 anni – e il richiamo di Johnson & Johnson. Intanto, però, resta caldo il dibattito sul Green Pass con le proteste contro il certificato verde che non si spengono e le incongruenze sul posto di lavoro che aumentano esponenzialmente. E il milione di lavoratori senza Green Pass ma regolarmente al proprio posto di lavoro resta un problema. In totale i non vaccinati occupati sono 2,7 milioni, il 12% del totale. Di questi 350mila risultano esenti dal possesso del certificato verde per ragioni di salute, 100mila invece sono i certificati medici mentre 1,3 milioni di addetti che regolarmente si sono sottoposti al tampone durante la settimana. Sul dibattito sul Green Pass si è accesa la polemica sulla validità delle oltre 400mila esenzioni al vaccino che non risulterebbero assegnate in modo coerente.

Il boom di certificati di malattia ed esenzioni ha lasciato a casa molti lavoratori e le reazioni non si sono fatte attendere. Il Codacons ha esposto denuncia in tutte le Procure italiane: «Il sospetto è che molti lavoratori, non disponendo di Green Pass e non volendo ricorrere al tampone, avrebbero scelto di mettersi in malattia allo scopo di non recarsi al lavoro e non subire le sanzioni previste per i dipendenti pubblici e privati privi di certificazione sanitaria» ha scritto la sezione della Lombardia, che ha mandato l’esposto in 104 procure.

Intanto i medici di famiglia si difendono dalle accuse che vedono i loro esponenti No Vax lo sponsor perfetto per questa pratica: «I certificati di malattia vanno contestualizzati – ha dichiarato Domenico Crisarà, vicesegretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) – Se poi i No Vax hanno utilizzato questo strumento per evitare il ritorno a lavoro senza Green pass, e potrebbe anche essere, per dirlo bisogna verificare i numeri con maggiore precisione. Quello che non può essere e che non possiamo accettare è che si insinui il dubbio che ci siano medici di famiglia compiacenti. Siamo stufi».

Il caso più eclatante arrivato alla ribalta è stato quello di Roberto Santi, medico No Vax in pensione sospeso per 10 mesi dall’Ordine ligure dei medici per aver fornito falsi certificati di esenzione da mascherine e vaccino: «Accetto con rammarico e dispiacere le vostre decisioni, forse un po’ troppo dure per un Collega a cui i tempi hanno già dato in gran parte ragione». Si cercano contromisure, ma la soluzione contro i “Furbetti del vaccino” non sembra essere dietro l’angolo.

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