22 Agosto 2001

Codacons: ricette facili senza visitare gli ammalati

IL SINDACATO DEI SANITARI DI BASE REPLICA: ANCHE NOI SIAMO VITTIME


Codacons: ricette facili senza visitare gli ammalati

Il caso Lipobay porta sotto i riflettori anche il comportamento dei medici di base. Il Codacons si è rivolto al procuratore di Torino Raffaele Guariniello perchè accerti quante sono le ricette per il farmaco anticolesterolo della Bayer rilasciate in Italia «senza visitare i pazienti».

Attaccate alla porta dello studio oppure lasciate sotto lo zerbino, affidate alla segretaria o magari al portiere, compilate come un modulo qualunque su semplice richiesta telefonica: sono milioni, a giudizio del Codacons, le ricette in un anno rilasciate dai medici di base senza neppure visitare l?ammalato. Circa 1.500 mutuati per medico – afferma l?associazione – i quali non vengono mai in contatto con lo stesso e 8 milioni al mese netti per un ?ricettificio? i cui rischi sono enormi quando il medico non sa se il paziente sta assumendo altri farmaci che potrebbero creare pericolo». Alla luce di ciò, il Codacons ha chiesto al procuratore di Torino Guariniello di «acquisire la documentazione e accertare quante ricette di Lipobay siano state rilasciate visitando effettivamente i pazienti».
L?associazione chiede inoltre al ministro Sirchia di limitare a 500 il numero di pazienti per medico e di tornare al sistema che prevede il pagamento solo per le visite effettive e non in base al numero dei malati assegnati. Questo, sottolinea il Codacons, «per far cessare il ?ricettificio? che non consente la valutazione delle effettive condizioni dell?ammalato».
Alle accuse del Codacons ribatte il presidente del sindacato dei medici di base (Fimmg) torinese, Mario Costa. «Se le inchieste dimostreranno la responsabilità delle industrie nella vicenda Lipobay – dice Costa – lo stesso medico di famiglia sarebbe da considerarsi vittima, al pari dei suoi pazienti». Inoltre «l?obbligo di segnalare gli effetti collaterali – aggiunge Costa – scatta solo se sono diversi da quelli indicati sul bugiardino».

Il sindacato respinge le accuse di faciloneria nella prescrizione di farmaci e di frettolosità nelle visite dei pazienti: «La durata media è nettamente superiore a tre minuti di cui ha parlato qualcuno – dice Costa – ed è una delle più lunghe nei Paesi europei. E d?altronde i sondaggi rivelano che i medici di famiglia sono la figura nettamente più gradita nell?ambito del Servizio sanitario nazionale».

«A proposito del ?lassismo prescrittivo? – aggiunge Costa – si tenga presente che la prescrizione di certi farmaci non è immune da responsabilità amministrative, oltre che professionali. Le cosiddette note Cuf (commissione unica del farmaco) impongono al medico prescrittore una serie di condizionamenti su precisi requisiti, in mancanza dei quali lo stesso medico è tenuto personalmente all?intero rimborso del medicinale all?Asl».

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