Codacons: «Non aumentate i prezzi di vendita o sarà l’ ecatombe»
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fonte:
- Il Tempo
M PESCARA «Non aumentate i prezzi di vendita o sarà l’ ecatombe». È l’ accorato appello che il Codacons regionale rivolge ai commercianti abruzzesi e alla grande distribuzione locale, sulla scorta dell’ aumento dell’ Iva, che da ieri ha raggiunto quota 22%. In un quadro economico che giàpresenta una forte contrazione dei consumi, ulteriori rincari rischiano di condurre il Paese verso il punto di non ritorno. «La maggiorazione dell’ aliquota, inAbruzzo, determinerà una stangata di 209 euro annui per una famiglia di 3 persone, di 279 euro per un nucleo di 4 persone e di 349 euro per una famiglia composta da 5 elementi -rimarca il presidente regionale del Codacons, Fabrizio Foglietti- Le difficoltà dei cittadini sono evidenti, dal momento che per la prima volta arretrano anche i consumi alimentari ed è in crisi perfino la grande distribuzione». Una spirale perversa, che pone consumatori e commercianti dalla stessa parte della barricata. «Gli esercenti non dovranno fronteggiare soltanto il lievitare dell’ Iva, che colpisce il 70% dei prodotti, ma anche l’ aumento dei costi di trasporto, che in Italia avvengono prevalentemente su gomma, senza contare le spese per gli affitti delle strutture e per il personale – osserva Foglietti – Non sarà facile restare a galla, anche perché si stima che i rincari dei prezzi, a parità di retribuzioni per i cittadini, inAbruzzo produrranno un crollo dei consumi del 3%». Per provare a scongiurare il tracollo, il Codacons indica la strada ai commercianti della regione: «Blocchino i prezzi fino al 31 dicembre 2013, senza applicare ai listini la nuova Iva e senza rincari. Solo così, in assenza di un decreto che cancelli l’ incremento dell’ aliquota, sarà possibile annullare gli effetti dirompenti che la nuova Iva avrà sui consumi, e il mondo del commercio eviterà una strage di piccoli negozi, destinati a scomparire per effetto dei minori acquisti da parte dei cittadini». Una soluzione -tampone, nel segno del buon senso, che tuttavia non appare di facile applicazione, soprattutto allaluce dell’ eterogeneità e della frammentazione del settore. «È fondamentale lasciare i prezzi invariati, ma è anche ora di bloccare il prelievo fiscale sui redditi da lavoro e sulle pensioni -conclude il numero uno del Codacons Abruzzo – Occorre cambiare marcia e restituire potere d’ acquisto ai cittadini, perché stiamo tornando indietro di anni e siamo al centro di un vortice che non smette di spingerci verso il basso».
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