Codacons Green pass Certificati di malattia c’è un esposto
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- La Provincia di Sondrio
Un esposto alle Procure della Repubblica dei capoluoghi di provincia della Lombardia, Sondrio compreso, è pronto a partire dal Codacons, il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori. Nel mirino l’escalation di certificati di malattia presentati dai lavoratori lombardi,a partire dal 15 ottobre, giorno di entrata in vigore della norma che vuole l’esibizione del Green pass per poter accedere a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati. Che devono esibire pure gli esenti dalla vaccinazione, perché, comunque, a tampone, ogni 48 ore, si devono sottoporre, salvo averne diritto a titolo gratuito. «Si parla di un aumento del 15,5% su scala regionale dei certificati di malattia emessi – precisano dal Codacons -, passati dai 32.965 dei giorni precedenti l’entrata in vigore della misura, ai 38.061 del 18 ottobre successivo. Uno scarto di più di 5mila certificati, 5.096, per la precisione, che impensierisce il Codacons, convinto com’è che sia, in buona parte, da imputare ad un tentativo di bypassare l’obbligo del Green pass e di ricorrere, quindi, al tampone ogni 48 ore. Un impegno, certamente, per tanti, unito alla difficoltà anche nel trovare posto per effettuarlo, dato che le farmacie e i centri privati sono in overbooking. «Chiediamo alla magistratura scrive il Codacons – di aprire indagini sul territorio in merito a questo aumento di certificazione di malattia dietro al quale potrebbero nascondersi reati come la truffa aggravata e il falso ideologico. Si tratta di requisire la relativa documentazione e verificare l’operato dei medici di base che la emettono atteso che, il codice penale, punisce il pubblico ufficiale che attesta falsamente fatti dei quali, l’atto è destinato a provare la verità».
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