Codacons denuncia la Rai: “Diffamati i calabresi, intollerabile da Tiberio Timperi”
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fonte:
- Msn
Uno dei volti televisivi di casa Rai è finito al centro di una polemica mediatica. Si tratta di Tiberio Timperi . Il conduttore originario di Roma e classe 1964 sta facendo discutere di sé, per via di una sua battuta riservata ad un telespettatore, collegatosi dalla Calabria con il format da lui condotto insieme a Monica Setta , Unomattina in famiglia. E nelle ultime ore, è emerso che il volto Rai è stato denunciato dal Codacons . GUARDA ANCHE: Tiberio Tiberi e l’ appello alla Raggi Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha, quindi, stigmatizzato la battuta lanciata da Timperi su Rai 2, lo scorso sabato 25 gennaio, in un comunicato divulgato in rete. Nella denuncia in questione, il Codacons accusa Timperi di aver attribuito -attraverso la battuta “incriminata”- ritenuta razzista- ai calabresi e alla Calabria atti criminali, in particolare l’ occultamento di cadaveri nei piloni di cemento armato. Accuse che il conduttore ha rispedito al mittente, chiarendo la sua posizione in merito, sul suo profilo Instagram.”Leggo di essere stato denunciato per una battuta scherzosa, fatta ad un concorrente in trasmissione -ha rilasciato per iscritto a corredo di un post condiviso su Instagram, per poi difendersi rispetto a quanto denunciato dal Codacons-, sia chiaro: la battuta era nei confronti della mia redazione e più in generale della Rai. Difatti, se avessi favorito un concorrente, a rimetterci, come ovvio, sarei stato io. Qualcuno, per motivi che ignoro, ha travisato le mie parole. Spiace leggere che avrei offeso una regione italiana. Una regione che, come tutte le altre, mi appartiene e che mai mi sognerei di offendere. Io ho rispetto per la Calabria e per i calabresi. Se qualcuno si è sentito offeso, mi spiace”.Nel comunicato di denuncia, che ora divide l’ opinione del web sul conto del noto volto Rai, viene chiarito cosa ha sospinto il Codacons a denunciare la nota battuta di Tiberio Timperi. “Sabato 25 gennaio 2020 su Rai Uno, nel corso della trasmissione ‘UnoMattina in Famiglia’, il conduttore Tiberio Timperi interloquiva con un telespettatore in collegamento dalla Calabria -si legge-. Il telespettatore, dovendo rispondere ad un quiz, invocava un aiuto da parte del pubblico presente in studio. A questo punto il conduttore Timperi rispondeva: ‘Se non ti aiutiamo, andremo a fare i piloni della Salerno – Reggio Calabria’, accompagnando tale pessima battuta da una mimica fin troppo esplicita. In questo modo si attribuisce a tutti i Calabresi, indistintamente, comportamenti mafiosi. Tanto non è degno di un servizio pubblico, profumatamente pagato – sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – da tutti i cittadini”.E, a conclusione della denuncia, viene precisato: “A nessuno può essere consentito di diffamare impunemente un’ intera regione, per strappare qualche risatina. Il Codacons ha presentato una denuncia in Procura contro l’ Azienda e contro il Conduttore. Si tratta di una frase di chiaro stampo razzista che costituisce una offesa per i cittadini calabresi. Ciò detto, la Rai ha il dovere di scusarsi. Non possiamo certo imporre a Timperi di voler bene alla nostra terra, ma visto che i Calabresi sostengono il suo stipendio, un minimo di rispetto lo pretendiamo”.Leggo di essere stato denunciato per una battuta fatta ad un concorrente in trasmissione. Sia chiaro: la battuta era nei confronti della mia redazione e più in generale della Rai. Difatti se avessi favorito un concorrente, a rimetterci, come ovvio, sarei stato io. E la denuncia del Codacons, in questo caso, sarebbe stata più che opportuna. Qualcuno, per motivi che ignoro, ha travisato le mie parole. Il filmato è disponibile su Raiplay. Io sono in buonafede. Spiace leggere che avrei offeso una regione italiana. Una regione che come tutte le altre mi appartiene e che mai mi sognerei di offendere. Io ho rispetto. Per la Calabria e per i calabresi. E per tutte le altre regioni e le sue genti. Sono calabrese, romano, laziale, toscano, trentino, pugliese, siciliano, campano, lucano, umbro, ligure, molisano, lombardo, veneto, piemontese, emiliano, sardo, abruzzese, marchigiano. Sono un incrocio di mille contaminazioni che mi fanno italiano. Sono italiano. Innamorato della mia storia. E orgoglioso di esserlo. Se qualcuno si è sentito offeso mi spiace.
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