11 Novembre 2007

Codacons contro l`università

L`associazione denuncia il servizio a pagamento che non sarebbe fornito dall`ateneo ferrarese Codacons contro l`università È una denuncia durissima, quella dei Codacons di Rovigo e di Ferrara, secondo i quali, all`ateneo di Ferrara, gli studenti non frequentanti, tra i quali decine e decine di rodigini e polesani, si trovano a pagare 350 euro all`anno, in totale 700mila euro, "una situazione che accomunerebbe circa duemila ragazzi, per un servizio che non esiste o esiste forse solo sulla carta".Si tratta della piattaforma virtuale Pegasus, relativa ai corsi di laurea del Centro di ateneo per la ricerca e l`innovazione didattica e l`istruzione a distanza. Si tratta di un progetto che nelle intenzioni iniziali, avrebbe dovuto consentire agli iscritti (che oltre alle tasse universitarie, pagano un contributo annuale di 350 euro) di seguire le lezioni online, contattare in chat i professori e scaricare via internet programmi e aggiornamenti. Sembra, però, secondo la segnalazione dei due Codacons (è coinvolto anche quello rodigino perché molti sono gli studenti polesani iscritti a Ferrara), che le cose non funzionino proprio così."Ho verificato la situazione – spiega Maria Chiara Crivellari, responsabile della sezione di Rovigo del Codacons – e mi sono accorta che a quanto pare, agli studenti che hanno scelto il Pegasus, in realtà, non è riservato alcun trattamento particolare".Questo perché le dispense scaricabili sarebbero, di fatto, analoghe a quelle scaricabili da qualunque studente, mentre la chat con i professori sarebbero una bella realtà non mantenuta. "Online – continua Crivellari – si parla quasi solo con i tutor che per di più, spesso non seguono a sufficienza gli studenti. Non parliamo, poi, della possibilità di assistere alle lezioni da casa. Al momento mi risulta che siano disponibili solo una lezione da una decina di minuti e alcuni seminari da mezza giornata".Sin qui i rilievi della responsabile del Codacons di Rovigo. A prospettare possibili conseguenze legali è la "collega" di Ferrara, l`avvocato Alessandra De Rosa. L`associazione a tutela di consumatori e cittadini sta raccogliendo tutte le informazioni sul caso. "Conclusa questa fase – si allaccia De Rosa – siamo intenzionate a presentare un dossier con tutto il materiale al ministero e alla Guardia di finanza".Ciò che non torna alla sezione ferrarese del Codacons è la destinazione finale di quei 700mila euro, che dovrebbero andare al Comune di Argenta, che ha messo a disposizione l`ex sede operativa della Coop costruttori. "Gli studenti, però – conclude l`avvocato ferrarese – non usano le aule, non usufruiscono del riscaldamento, non hanno alcun costo neppure in termini di energia elettrica".

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