Il Codacons: “Chiudete quel negozio”
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fonte:
- la Repubblica
LE REAZIONI/LA CONDANNA DI COPPA, ASCOM: “NON È LA NOSTRA CULTURA” HA chiuso il suo profilo Facebook, e anche la pagina della sua attività commerciale non risulta più disponibibile. Sugli stessi gruppi social su cui aveva incontrato Chiara ha denunciato di esserere stati minacciato di morte. Il negozio di musica ha le serrande abbassate e a casa non si vede nessuno da settimane. Gli screenshot dei suoi messaggi con la giovane in cerca di lavoro hanno sollevato le reazioni della categoria dei commercianti e del consumatori con il Codacons che chiede addirittura la chiusura della sua attività. «La storia delle nostre imprese è fatta anche da molti collaboratori immigrati, assunti per la loro voglia di lavorare, per le loro capacità professionali e con la speranza di offrire loro un futuro migliore – dice Maria Luisa Coppa, presidente dei commercianti torinesi. «Episodi come questo non appartengono alla nostra cultura ». «Torino è una città aperta. Spero per lui che quelle frasi le abbia dette scherzando», commenta l’ assessore al commercio di Torino Alberto Sacco a cui il Codacons chiede «con effetto immediato la chiusura definitiva del negozio di strumenti musicali». Su Facebook ribalza anche una vecchia notizia in cui si fa riferimento a spille con le svastiche vendute nel negozio. » È evidente che un esercizio che incita al razzismo e pratica discriminazione sulla base del colore della pelle non risponde ai requisiti richiesti dalla legge per operare nel settore del commercio – spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – Il grave comportamento dell’ esercente fa venire meno il requisito della legalità, e rende doverosa la chiusura del negozio da parte del Comune, anche come segnale forte di rispetto e di correttezza verso gli utenti». Nell’ attesa di un provvedimento in tal senso da parte del sindaco, il Codacons invita tutti i torinesi «a boicottare il negozio protagonista dell’ inqualificabile caso di razzismo, non entrando più nell’ esercizio e dirottando i propri acquisti verso altri esercenti». (c. ro.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’ assessore Sacco “Spero per lui che quelle frasi le abbia dette scherzando” LA PRESIDENTE DELL’ ASCOM Maria Luisa Coppa: “Rispetto e integrazione sono valori che animano le nostre attività”
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