29 Maggio 2018

Codacons: “Blocco del Parlamento ha prodotto sprechi per 380 milioni di euro”

 

In caso di nuove elezioni in autunno, gli italiani si troverebbero a sostenere nel 2018 una maxi-spesa per complessivi 1,2 miliardi di euro solo per costi della politica. Lo denuncia oggi il Codacons, che fa i conti sulle ripercussioni dello stallo nella formazione del nuovo Governo per le tasche della collettività.

La mancata formazione di in un esecutivo ha prodotto il blocco dei lavori parlamentari, ma Camera e Senato continuano a produrre costi immensi – spiega il Codacons – Nel dettaglio dalle ultime elezioni del 4 marzo ad oggi il Parlamento tra spese vive, compensi a dipendenti, Deputati e Senatori, e tutti gli altri costi per mantenere in vita le due camere, è costato complessivamente 379,7 milioni di euro, pur non svolgendo alcun tipo di attività.

A tale spesa occorre aggiungere l’organizzazione di nuove elezioni in autunno, considerato che con ogni probabilità il Governo Cottarelli in via di definizione non otterrà i numeri in Parlamento. Per ogni chiamata alle urne lo Stato spende circa 400 milioni di euro per l’organizzazione dei seggi e tutte le altre spese connesse – analizza l’associazione – Questo significa che la doppia tornata elettorale (prima quella del 4 marzo, poi quella in autunno) produrrà costi a carico della collettività per un totale di 800 milioni di euro. L’impasse di Governo, quindi, costerà agli italiani complessivamente circa 1,2 miliardi di euro nel 2018 solo per costi della politica, tra blocco del Parlamento e spese organizzative delle elezioni.

Il Segretario Nazionale Codacons Francesco Tanasi rivolge un appello al Presidente della Repubblica Mattarella e ai leader di Lega e M5S Salvini e Di Maio affinché si eviti l’ennesimo sperpero di soldi pubblici a danno della collettività. “Chiediamo loro – continua Tanasi- di trovare un accordo per la formazione di un governo politico, affidando l’incarico a Conte o ad altro Premier ed individuando un soggetto diverso da Paolo Savona per l’Economia, in modo da attuare il contratto di Governo siglato dai due partiti evitando inutili spese agli italiani”.

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