Un’ ulteriore mazzata ai consumi. Un crollo che si rifletterà, oltre che sulle famiglie, anche su un tessuto economico già in apnea. Lo scatto dell’ Iva dal 21 al 22% ha creato un panico diffuso: da una parte gli esercenti costretti ad adeguare i registratori di cassa in tempi record; dall’ altra le famiglie costrette a tirare (ancora) la cinghia. Nelle ultime ore anche le associazioni di categoria modenesi hanno denunciato questo ennesimo choc. «Il clima è di gran nervosismo e non ha aiutato l’ incertezza degli ultimi giorni dove sembrava che il governo potesse intervenire con un decreto d’ emergenza», spiega Silvia Manicardi, presidente di Lapam Modena, nonchè a sua volta commerciante. «Ancora una volta – continua – esercenti e famiglie non sono stati preparati. Purtroppo i nostri politici hanno dimostrato poca responsabilità». Sempre ieri è stato il Codacons a rivolgere un appello a tutte le organizzazioni dei commercianti dell’ Emilia-Romagna e alla grande distribuzione locale, chiedendo di bloccare i prezzi in regione e non applicare la maggiorazione dell’ aliquota fino al prossimo 31 dicembre.

Sezioni:
• Rassegna Stampa

Aree Tematiche:
• ECONOMIA & FINANZA

Tags: aumento, commercianti, Emilia Romagna, iva, lapam, Modena, Prezzi