Codacons: «Bene le istruttorie del Garante sull’ extra-vergine»
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fonte:
- Il Giornale dell'Umbria
«La guerra continua, chiediamo un rapido pronunciamento» ROMA – Bene per il Codacons le istruttorie aperte dall’ Antitrust nei confronti di alcune importanti aziende che commercializzano olio in Italia, per presunte pratiche commerciali scorrette. «Occorre fare chiarezza sulla vicenda dell’ olio extravergine d’ oliva, e se vi sono stati illeciti e inganni, le aziende coinvolte dovranno essere punite severamente – afferma il presidente dell’ associazione, Carlo Rienzi – il caso dell’ olio riguarda milioni di italiani, ed è per questo estremamente importante appurare se le condotte dei produttori siano illegali o meno». «Se dall’ Antitrust arriverà la conferma di pratiche commerciali scorrette, si rafforzerà la posizione dei consumatori, e le aziende colpevoli non potranno non risarcire gli utenti che hanno acquistato olio non extravergine», conclude Rienzi. Il vademecum. Come scegliere l’ olio giusto e, soprattutto, come riconoscere quello di qualità? Un aiuto arriva dall’ Onaoo (Organiz zazione nazionale assaggiatori olio d’ oliva), che ha stilato un piccolo vademecum. 1. Non limitarsi a un solo tipo di olio ma, come per i vini, cominciare ad abbinare l’ olio giusto ad ogni piatto, tenendo presente che tutti gli oli, invecchiando, hanno un degrado qualitativo. Consigliamo di avere almeno tre bottiglie di diverse tipologie (1 fruttato leggero, 1 fruttato intenso, 1 medio). 2. Considerare il gusto. Un olio è buono se non presenta all’ assag gio sentori negativi, se ha un sapore “fruttato” ed è seguito da un retrogusto leggermente amaro o piccante, la cui presenza è un dato assolutamente positivo e non c’ entra nulla con l’ acidità. Un olio ha come nota principale il fruttato di oliva ed è seguito da altri sentori aromatici al carciofo, mandorla, mela. Tutte le sfumature delle note vegetali sono assolutamente positive. 3. Analizzare il profumo, che deve ricordare quello del frutto dell’ oliva sana e colta al giusto grado di maturazione. 4. L’ extravergine economico per le fritture è comunque preferibile rispetto all’ uso dell’ olio di semi. Inoltre, anche l’ olio d’ oliva, spesso non preso in considerazione, è un buon olio per friggere. 5. L’ espressione “spremitura a freddo”, non è sinonimo assoluto di qualità, anche se in sé si tratta di una procedura di spremitura superiore.
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