29 Luglio 2016

Codacons: anche noi in campo contro speculazioni su grano italiano

Codacons: anche noi in campo contro speculazioni su grano italiano
Serve l’ origine della materia prima in etichetta su pasta e pane

 

Roma, 29 lug. (askanews) – “Mentre il prezzo del grano scende inesorabilmente, i prezzi al dettaglio dei prodotti lavorati (pane e pasta) subiscono intollerabili ricarichi nei vari passaggi di filiera, con un danno evidente che colpisce sia gli agricoltori, sia i consumatori”. Lo denuncia il Codacons, che nella battaglia del grano si schiera a favore dei coltivatori e della loro protesta. “I consumatori italiani subiscono un duplice danno – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’ ingresso di grano straniero ha portato infatti ad un abbattimento delle quotazioni nel nostro paese, diminuite del -43% per la pasta e del -19% per il pane. Un calo artificioso che porta benefici solo alle industrie del settore: al dettaglio infatti i prodotti finiti non hanno registrato alcuna riduzione di prezzo, e nei vari passaggi di filiera e di trasformazione del grano si registrano ricarichi che raggiungono quota +1600% per il pane e +400% per la pasta. Non solo. Ai consumatori viene tenuta nascosta l’ origine del grano, cosicché quando si compra pane o pasta è impossibile conoscere la provenienza della materia prima”. “Una ingiustizia non più tollerabile – prosegue Rienzi – Gli utenti hanno il diritto di fare scelte consapevoli in fase di acquisto, e optare per una pasta in cui sia trasparente e rintracciabile l’ origine. Se infatti il grano proviene dall’ Ucraina o dal Canada perché non leggiamo con evidenza in etichetta la tracciabilità della pasta? Ha ragione Coldiretti: soltanto noi consumatori possiamo decidere consapevolmente cosa acquistare, e allo stato attuale si configura un inganno palese che danneggia tutti i soggetti interessati, ad esclusione dell’ industria della pasta e del pane”.

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