Claut: «Pronto al patto con tutti»
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fonte:
- Il Gazzettino
«L`appoggio al ballottaggio è legato al fatto che il nostro programma venga accolto»
Vitto Claut le ha provate tutte per riuscire ad essere eletto. Questa volta ha deciso di correre per le prossime Provinciali candidandosi alla carica di Presidente. Lo sorregge la Lista dei Consumatori – Codacons.
Lei è un recidivo. Si è già candidato più volte in diverse elezioni. Perchè tutta questa bramosia di amministrare un ente pubblico?
«Non si tratta assolutamente di bramosia, casomai l`intenzione è di riuscire a portare un supporto alla politica locale con idee nuove che a me sembrano giuste. In questo caso vorrei portare in consiglio provinciale la voce di chi voce non ha. L`occasione della candidatura è avvenuta dopo tanti anni di silenzio. Da giovane universitario mi ero interessato di politica e mi davo da fare, poi invece la mia scelta è stata di carattere squisitamente professionale. Una sera ero con alcuni amici che criticavano l`operato di alcuni politici locali e allora ho pensato di iniziare un percorso di tipo diverso rispetto a quello che sino ad allora avevo portato avanti. Era il 2001».
È in corsa con il Codacons. Non pensa che la sua azione di tutela dei consumatori sarebbe stata più credibile fuori dall`agone elettorale?
«Ritengo che questa considerazione possa nascere anche ad altre persone, ma mi sono reso conto che se la nostra voce non compare all`interno delle Istituzioni è una voce che non viene ascoltata in quanto ritengo che un aiuto ai consumatori, una delle categorie più bistrattate, si debba sostenere da dentro i Palazzi che contano. Restarne fuori non paga. E non aiuta nessuno».
Cosa farebbe nei primi centro giorni da presidente?
«Sicuramente istituirei l`assessorato alla trasparenza e al monitoraggio dei prezzi, poi abolirei le auto blu e andrei in Provincia con la mia auto. Così dovrebbero fare naturalmente anche gli assessori. Diminuirei le spese di rappresentanza e taglierei l`esecutivo sino ad arrivare a sei o a quattro assessori. Infine non avrei dubbi ad istituire un numero verde affinchè gli amministratori provinciali possano essere in contatto diretto con la popolazione e rispondere a qualsiasi domanda dei cittadini».
Se dovesse essere eletto presidente, accetterebbe un gay nella sua giunta?
«Sì, non ho particolari problemi ad accettare gay, anzi li considero persone preparate, intelligenti e pertanto non c`è alcuna preclusione».
A pelle chi è il candidato più antipatico tra quelli in corsa per la Provincia?
«Penso sia difficile riuscire a mettersi in sintonia con Puiatti perchè la sua conformazione mentale di persona che vuole avere sempre ragione, anche quando obiettivamente ha torto, rende arduo ogni possibile dialogo».
Con chi non farebbe mai accordi al secondo turno?
«Dal punto di visto politico non ho preclusioni di alcun tipo. Appoggerei però un programma che è vicino alle necessità della gente che ritengo di poter rappresentare».
Facciamo un`ipotesi. Il suo appoggio al secondo turno è determinate per far vincere un candidato: cosa chiede?
«Di portare avanti almeno una parte del mio programma»
A cosa non potrebbe assolutamente rinunciare?
«Ad un programma che non consideri importante l`aspetto sociale e la tutela dei consumatori».
Se fosse costretto a scegliere tra De Anna e Zaia?
«Preferisco non pronunciarmi perchè non ho ancora parlato con loro. È prematuro, dunque».
Lei è uno scapolo impenitente. Allergico al matrimonio?
«Non sono contrario al matrimonio. Degli altri. Se però avessi la fortuna di incontrare la donna giusta sono sicuro che capitolerei anch`io».
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