CLASS ACTION: IL GIUDICE PEROZZIELLO DI MILANO AFFOSSA DEFINITIVAMENTE L’AZIONE COLLETTIVA ITALIANA
CLASS ACTION: IL GIUDICE PEROZZIELLO DI MILANO AFFOSSA DEFINITIVAMENTE L’AZIONE COLLETTIVA ITALIANA
CONDANNATO UN SEMPLICE ADERENTE, IGNARO DI TUTTO E NEMMENO PARTE DEL PROCESSO, A PAGARE 15.000 EURO
IL CODACONS CHIEDE AL CSM ED AL MINISTRO SEVERINO DI INVIARE ISPETTORI
AL TRIBUNALE DI MILANO PER CONTROLLARE CHE ABBIANO LETTO ALMENO LA LEGGE
INTRODUTTIVA DELLA CLASS ACTION
Affossata definitivamente la class action italiana. Come noto il Codacons aveva proposto la prima azione collettiva nel nostro paese contro la Voden Medical Instruments SPA, ideatrice e distributrice del test “ego test flu”, che sulla carta permetteva la rilevazione fai da te della presenza dell’influenza A e B, compresa quella suina e aviaria. Prodotto rivelatosi poi inefficace.
Ebbene, dopo sei giudici di Milano che hanno ritenuto ben fatta l’azione di classe facendola proseguire, un nuovo giudice ha cambiato idea e, credendo di essere la Cassazione – ossia il terzo grado di giudizio – ha cancellato due ordinanze di ammissibilità, ritenendo la proponente una non consumatrice, la stessa che 2 collegi di giudici avevano giudicato in grado di rappresentare la classe dei consumatori nelle precedenti ordinanze.
Tutto ciò, secondo i giudici del Tribunale di Milano (8° sez. civile, Presidente e Rel. lo stesso VINCENZO PEROZZIELLO), perché si ritiene che l’azione fosse iniziata male dal momento che la promotrice aveva comprato troppo in fretta il kit (spaventata dall’influenza), e lo stesso giorno, avendo saputo che esso era del tutto inutile, aveva dato procura notarile al Codacons per avviare a suo nome una azione per la restituzione dei soldi e per il risarcimento della sofferenza psichica subita: la sua colpa, aver fatto questo senza prendersi qualche giorno per riflettere sul da farsi.
Ebbene, dopo Tribunale e Corte di Appello di Milano che ritennero ammissibile la class action del Codacons, il giudice del Tribunale di Milano Perozziello si intigna su circostanze irrilevanti e non solo condanna la promotrice dell’azione collettiva tornando indietro di due gradi di giudizio, ma addirittura condanna anche un semplice aderente, ossia un consumatore ignaro di tutto, che aveva aderito all’invito rivolto per ordine del Tribunale e della Corte di Appello a tutti coloro che avevano comprato lo stesso kit, e lo condanna a pagare ben 15mila euro!!!
A questo punto – commenta l’associazione – il Giudice Perozziello dimostra di non aver mai letto la legge sulla class action; per tale motivo abbiamo chiesto oggi al Ministro della Giustizia Paola Severino e al CSM di inviare ispettori al Tribunale di Milano per verificare il corretto operato dei giudici milanesi.
Se infatti appare sorprendente che ora il Tribunale di Milano abbia cancellato due ordinanze precedenti di ammissibilità, quel che davvero richiede un richiamo anche disciplinare è la condanna inflitta anche ad un povero cittadino ignaro di tutto che si era limitato ad aderire all’invito rivolto dalla Corte di Appello e che, secondo le regole della legge, non ha alcuna responsabilità nella promozione dell’azione che secondo Perozziello sarebbe viziata.
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