29 Aprile 2018

Class action e pratiche commerciali scorrette

di Annamaria Villafrate – L’ art 140, comma 2 lettera c) del Codice del Consumo prevede che l’ azione di classe tutela anche “c) i diritti omogenei al ristoro del pregiudizio derivante agli stessi consumatori e utenti da pratiche commerciali scorrette o da comportamenti anticoncorrenziali”. La recente Cassazione n. 2320/2018, confermando quanto statuito dall’ ordinanza di ammissibilità di cui al comma 6 dell’ art. 140 bis del Codice del Consumo , riconosce l’ idoneità di una consumatriceatutelare gli interessi della classe di consumatori potenziali acquirenti e vittime di pratiche commerciali scorrette. La vicenda In parziale accoglimento della domanda risarcitoria avanzata da una consumatrice rappresentata dal Codacons nei confronti della Voden Medical Instruments s.p.a., la Corte d’ appello di Milano le riconosce la restituzione di 14,50, pari al prezzo del prodotto acquistato. Secondo la consumatrice la Voden Medical ha commercializzato, ricorrendo a pratiche commerciali scorrette e ingannevoli ( art. 140 bis, comma 2 lett. b) e c), d.lgs. n. 206 del 2005 ) il kit “Ego Test Flu”, affermandone la capacità di diagnosticare, con margini di errore minimo, l’ influenza suina. Il kit però, contrariamente alle affermazioni della casa produttrice, si rivela inidoneo alla diagnosi e incapace di soddisfare le necessità dell’ acquirente. La Voden Medical ricorre quindi in Cassazione. Una consumatrice è idonea a tutelare gli interessi della classe Con ordinanza n. 2320/2018 la Cassazione dichiara inammissibile il ricorso della società farmaceutica, ritenendo generica, apodittica e incomprensibile la questione sull’ idoneità della consumatrice a tutelare gli interessi omogenei della classe dei potenziali acquirenti in quanto:”l’ ordinanza di ammissibilità prevista dall’ art. 140-bis cod. cons. rappresenta una valutazione preliminare della controversia al fine di escludere tutte quelle azioni siano manifestamente infondate o in conflitto di interessi o che difettino dei presupposti minimi per proseguire il giudizio come l’ adeguata cura degli interessi di una classe , nonché l’ omogeneità degli interessi tutelabili» , avendo «necessariamente un carattere preliminare rispetto al giudizio di merito», né potendo «in alcun modo acquistare efficacia di giudicato all’ interno del giudizio stesso» in quanto «soggetta al regime ordinario delle ordinanze ex art. 279 c.p.c.», la «sig.ra è stata riconosciuta idonea a tutelare gli interessi della classe di consumatori potenziali acquirenti del prodotto distribuito da Voden – atteso che «in questo tipo di azioni la valutazione attinente la singola condotta concreta nonché le singole finalità di ogni appartenente alla classe devono necessariamente lasciare lo spazio ad una valutazione avente ad oggetto il diritto omogeneo fatto valere in giudizio», la «finalità dello strumento processuale dell’ azione di classe introdotta dal legislatore nel 2009» essendo «evidentemente quella di tutelare i consumatori di fronte a condotte illegittime che esplicano i propri effetti, in maniera analoga, su una pluralità di individui»; e che «nel caso di specie … il messaggio reclamizzato sulla confezione del prodotto, unito alle spiegazioni fornite con il foglietto illustrativo, era senza dubbio idoneo a ingenerare nel consumatore medio la convinzione di acquistare un prodotto sicuro e capace di diagnosticare la presenza dell’ influenza c.d. suina con una probabilità di successo (sensitività e specificità) prossima al 100%”. Vai alla guida La class action.

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