Clamoroso l’esempio di Correia E nel mirino l’operazione Adamoli
-
fonte:
- La Provincia di Sondrio
N on (ancora) un vero tsunami come la calciopoli del 2006, ma un’onda anomala che – oggi come allora – potrebbe (in parte) riscrivere le bacheche dell’ultimo lustro di calcio nazionale. È il caso-plusvalenze. La compravendita di calciatori a cifre macroscopicamente sovrastimate (o in casi più rari: esattamente il contrario),con la presunta finalità di aggiustare bilanci, ricoprire perdite, registrare ricavi e guadagni. Siamo solo sul piano delle indagini; indirizzate su alcuni dei movimenti di mercato di club di caratura europea (la Juventus in primis, Inter e Atalanta), altri di medio livello (Genoa, Sampdoria). Le cifre complessive? Secondo prime valutazioni, nel 2015 le plusvalenze avrebbero rappresentato il 17% della produzione totale del calciomercato (381 milioni su 2,2 miliardi); nel 2020 sarebbero quasi raddoppiate, toccando i 739 milioni di euro. Così, mentre la Consob avvia indagini, la procura di Torino apre fascicoli e quella sportiva si accoda – con ipotesi di penalizzazioni, revoche di titoli, retrocessioni a tavolino (come chiesto dal Codacons, l’associazione dei consumatori) – la memoria corre a fatti “molto” lecchesi. Fine febbraio 2021, il Lecco di D’Agostino umilia la Juventus Under 23 di Zauli: 4-0. In campo per la Juve c’è il giocatore (“sulla carta”, appunto) più costoso dei tre gironi di serie C: tale Felix Andrade Correia (ala destra portoghese, classe 2001) che resta in campo fino al 65′. Se lo “palleggia” (è proprio il caso di dirlo), sulla sinistra bluceleste, Paulo Azzi (che segna pure), brasiliano umile che fino a pochi giorni prima giocava in serie D (a Seregno). La morale? Correja non solo non incide, non tocca palla. L’anomalia? Il giocatore l’estate precedente era stato prelevato dal Manchester City per 10,5 milioni di euro. Ora Correia gioca (pochissimo) nel Parma in serie B e il suo passaggio alla Juve entra fra le (prime?) 42 operazioni sotto la lente d’ingrandimento delle indagini. Detto che i giocatori stessi appaiono le prime “vittime” di questo presunto meccanismo, è finita nel mirino anche un’altra operazione con protagonista un bravissimo ragazzo lecchese: Andrea Adamoli, terzino sinistro classe 2001, il cui cartellino nel luglio 2019 (a 18 anni, senza aver mai giocato fra i “pro”) pare venne ceduto dalla Juve all’Empoli per 500mila euro.E, da questo, in prestito alla Lucchese (serie C 2020- 21) con la cui maglia siglerà il primo gol fra i pro all’88’, per il definitivo 2-2 al Rigamonti-Ceppi. Oggi Andrea gioca (pochissimo) nel Cesena in terza serie.
-
Sezioni:
- Rassegna Stampa
-
Aree Tematiche:
- SPORT
-
Tags: calcio, juventus, plusvalenze