19 Settembre 2005

CLAMOROSI SVILUPPI DEL PROCESSO AL SINDACO DI ROCCARASO, “SUICIDATO” IN CARCERE, CAMILLO VALENTINI

MENTRE LA MAGISTRATURA PROSEGUE LE SUE VACANZE… IL CODACONS NOTIFICA UNA CITAZIONE IN GIUDIZIO CONTRO GLI ISPETTORI DELLO SCO DELLA QUESTURA DELL’AQUILA, IL QUESTORE, E IL MINISTRO PISANU PER 950.000 EURO DI RISARCIMENTO DANNI ABUSO DI ATTI DI UFFICIO, SVIAMENTO DI POTERE, DIFFAMAZIONE E CALUNNIA AGGRAVATE E OMESSO CONTROLLO DA PARTE DI QUESTORE E MINISTRO SULL’OPERATO DEL SERVIZIO CRIMINALITA’ ORGANIZZATA DELLA QUESTURA DELL’AQUILA: QUESTE LE MOTIVAZIONI DELLA CLAMOROSA RICHIESTA DI DANNI

Per ben due anni il Presidente del CODACONS è stato indagato dalla Procura Distrettuale antimafia dell’Aquila per il reato gravissimo di associazione di stampo mafioso, in concorso con il Sindaco di Roccaraso "suicidato" in carcere a Sulmona, con il presidente di Italia Nostra, con stimabili avvocati e amministratori locali. Questo solo per le sconclusionate relazioni di servizio redatte da tre Ispettori dello SCO della Questura dell’Aquila, Massimiliano Mancini, Emanuela Piccirilli e Cesare Ciammaichella che infarcivano tali relazioni di assurde accuse, spesso del tutto inventate, a carico degli indagati. Grazie a queste relazioni abnormi furono iscritti per anni decine di signori rispettabili nel registro degli indagati per il reato previsto dall’art. 416 bis del codice penale, associazione di stampo mafioso, e grazie a tante falsità la Procura potè disporre intercettazioni telefoniche e ambientali illegali, e per le quali già pende una denuncia dinanzi alla Procura di Campobasso competente per i reati dei magistrati abruzzesi. Finchè un Procuratore della DIA dell’Aquila nell’ottobre 2003 finalmente lesse le carte del processo e non trovando alcun supporto a tali gravissime accuse le archiviò frettolosamente facendo venire alla luce il verminaio compiuto dai tre ispettori. Alla base dell’azione il repentino cambio di idea del responsabile dello SCO Ciammaichella che, dopo aver rimosso l’ispettore Mancini dal suo incarico nel processo per essere la sua mamma parte in causa con il Sindaco, lo ha revocato e addirittura promosso a coordinatore dell’indagine intera. Venti pagine di falsi e abusi sono quindi ora elencati nella citazione del CODACONS presentata dinanzi al TAR del Lazio contro i tre e contro i vertici degli uffici da cui essi dipendevano, il Questore dell’Aquila e il Ministro Pisanu. Infatti in base all’art. 2043 del c.c. e all’art 28 della Costituzione i funzionari sono responsabili per i danni sia all’immagine che patrimoniale alla vita di relazione e sono anche responsabili i vertici della amministrazione cui essi appartengono. La richiesta è quantificata in 950.000 euro complessive così ripartite: 500.000 euro a carico dei Ministeri responsabili e del Questore dell’Aquila; 300.000 euro a carico del funzionario che ha emesso l’atto impugnato; 150.000 a carico del funzionario che ha indagato in stato di incompatibilità commettendo fatti e atti produttivi di danno ingiusto. Stesse somme a favore del Codacons. Per un totale di euro 950.000. Tra due settimane i quattro funzionari e il Ministro dovranno comparire davanti al Tribunale romano. Infine il CODACONS avendo appreso che la dott.ssa Maria Teresa Leacche, il PM che chiese e ottenne l’arresto del Valentini, tornata dall’America ha ripreso una parte dell’indagine in mano nonostante sia comproprietaria di un condominio di Roccaraso che è in causa da anni con il Comune e con il povero Sindaco, ha preannunciato un nuovo esposto alla magistratura di Campobasso sulla vicenda. IL TESTO COMPLETO DEL RICORSO SI PUO’ LEGGERE SUL SITO DEL CODACONS a questo indirizzo: www.codacons.it/ambiente/roccaraso_dossier/MANCINITAR.doc (file formato .doc – dim. 122 Kb)

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