«Civibank, bene i conti ma resta il problema del valore delle azioni»
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fonte:
- Messaggero Veneto
Bene i conti di Civibank, «ma che cosa ha fatto la banca per le migliaia di suoi azionisti che, dal 2015 a oggi, hanno visto crollare il valore dei propri titoli?». Così Vitto Claut, presidente regionale di Codacons Fvg, dopo la pubblicazione dei risultati del bilancio 2020 della Popolare di Cividale. «Risparmiatori che ancora nel 2011 detenevano o avevano acquistato azioni al valore di 25 euro – ricorda Claut – ora si trovano con titoli il cui prezzo medio è pari a 6 euro, con una diminuzione percentuale del 76%. Tra quanti poi hanno provato a vendere le azioni successivamente al 2015, solo pochi fortunati ci sono riusciti, dal momento che le negoziazioni, dal giugno del 2017 gestite sul mercato Himtf, presentano numeri irrisori. Eppure nei casi visionati dalla nostra associazione, questi prodotti finanziari venivano proposti ai piccoli risparmiatori come una forma di investimento sicura con la garanzia che avrebbero potuto essere agevolmente rivenduti a semplice richiesta». Lo stesso Arbitrato Consob «si è già espresso con pronunce, tra cui una relativa ad un risparmiatore rivoltosi al Codacons, in cui è stato accertato come la vendita si fosse verificata senza una adeguata informativa, ovvero a persone che non avevano un profilo di rischio adeguato». Claut prosegue ricordando come la Banca di Cividale abbia continuato a proporre i propri titoli agli utenti quantomeno a tutto il 2014, nonostante la nuova normativa introdotta a livello comunitario (in primis Regolamento Ue n. 575 del 26 giugno 2013, Capital Requirement Regulation- – e Regolamento Delegato (Ue) n. 241/ che, limitando drasticamente l’utilizzo di fondi propri per l’acquisto di azioni proprie, avrebbe necessariamente determinato un rallentamento, se non il blocco della circolazione di tali azioni, e quindi della possibilità di liquidarle, come poi si è di fatto verificato». Infine il presidente di Codacons Fvg propone l’apertura di «un tavolo di lavoro per valutare le posizioni dei singoli azionisti che lamentino o comunque presentino criticità quanto agli acquisti di azioni effettuate, finalizzato alla previsione di ristori spontanei da parte dell’istituto agli aventi diritto, anche al di fuori dei canali giudiziari».
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