Città: Istanze di risarcimento per gli allagamenti
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fonte:
- Il Sannio
Sono quattordici per ora le richieste preventive di risarcimento danni giunte in questi giorni a Palazzo Mosti. Gli scriventi sono tutti commercianti di via Napoli colpiti dall’allagamento di domenica scorsa, quando un violento temporale si è abbattuto sulla zona riportando a galla i problemi che da anni affliggono il tratto dell’arteria che conduce al ponte sul fiume Sabato. Dalla piazza dinanzi al campo Meomartini fino alla vicina stazione di servizio si è generato un lago di acqua e melma proveniente dalle fogne che ha raggiunto tutti gli esercizi commerciali su strada e diverse auto in sosta. In alcuni punti l’acqua ha quasi raggiunto il metro e mezzo di profondità tra lo sconcerto di commercianti, residenti e passanti.
I quattordici tra commercianti e automobilisti colpiti, rappresentati dall’avvocato Nicola Marino, hanno chiesto la corresponsione del risarcimento dei danni subiti che però sono ancora da quantificare esattamente. “La richiesta – spiega il legale, portavoce dei 14 firmatari e a sua volta colpito dall’allagamento di domenica scorsa quando la sua auto è stata per buona parte raggiunta e invasa dall’acqua e dalla melma fuoriuscita dalle fogne – è stata presentata immediatamente al Comune. Anche se l’ammontare preciso dei danni è ancora da quantificare nel dettaglio.
Già domenica molti commercianti e automobilisti hanno ottenuto dalla polizia, giunta sul posto, una sommaria constatazione immediata dei danni subiti, ma, prima di avere un quadro generale chiaro, bisognerà attendere le constatazioni di vigili e tecnici comunali chiamati a rilevare i danni nei giorni successivi all’accaduto”.
La lista appare comunque sostanziosa: tre auto raggiunte dall’acqua e dalla melma “e ora – spiegano i proprietari – praticamente inutilizzabili”. Altre danneggiate in modo serio. A queste vanno aggiunti i danni subiti dai numerosi commercianti della zona che da sempre costituisce l’area a più alta intensità commerciale del rione Libertà. Nella ricevitoria di via Napoli sono state raggiunte dall’acqua anche le macchine fotocopiatrici. Inseme a queste anche diverso materiale che a contatto con l’acqua è andato completamente perso. Tra gli esercizi colpiti anche attività a carattere alimentare che ora si trovano in forte difficoltà. “La melma fuoriuscita dalle fogne – spiega l’avvocato Marino – ha raggiunto alcuni magazzini di prodotti alimentari in parte andati persi insieme alla merce in esposizione sui ripiani più bassi degli scaffali. A questo va aggiunto il puzzo che, anche ora, a distanza di giorni, è ancora molto forte. La zona è stata sicuramente pesantemente colpita ed è per questo che ci auguriamo che il Comune, i cui rappresentanti hanno da subito rassicurato i commercianti e i cittadini della zona, provveda ad un risarcimento pieno e celere. Va anche registrata però la grande solidarietà ed onestà degli esercenti del posto. Da subito alcuni si sono detti colpiti solo lievemente tendendo una mano ai vicini che hanno subito maggiori danni”.
Ora la zona punta a tornare nel più breve tempo possibile alla normalità e tutti, colpiti e non dagli effetti del nubifragio, guardano con speranza agli interventi che Comune e Gesesa hanno predisposto per risolvere definitivamente una problematica che va avanti da decenni.
Sulla questione è intervenuto anche il Codacons di Benevento che chiede al Comune di Benevento “i dovuti chiarimenti su quanto accaduto domenica e sulla effettiva portata dei danni subiti dai cittadini. Gli ingenti danni provocati dalle acque piovane agli esercizi commerciali, alle abitazioni e agli automobilisti nelle diverse zone della città, peraltro già colpite dagli stessi eventi negli anni scorsi, non possono essere imputati alla “eccezionalità” delle precipitazioni – spiegano dal Codacons –. Si è trattato, infatti, di un temporale tipico della stagione estiva, che si è manifestato con una certa intensità di pioggia ma che, in effetti, è durato troppo poco tempo per poter considerarsi evento straordinario. Gli allagamenti verificatisi sono da rapportare certamente alla cattiva manutenzione delle strade, delle caditoie, delle bocche di scarico e dei tombini che raccolgono le acque nel sistema fognario; tale situazione – spiegano ancora dall’associazione – risulta ancora più grave laddove il Comune, seppur consapevole delle condizioni di criticità di alcuni tratti di strada, perché già interessati in passato dai medesimi eventi, non ha posto in essere le precauzioni necessarie per salvaguardare persone e cose”.
Il Codacons chiede quindi al Sindaco “un tempestivo intervento finalizzato alla convocazione di un tavolo di concertazione con le associazioni di consumatori ed utenti per favorire la tempestiva verifica dei danni subiti ed il risarcimento degli stessi e alla adozione e pianificazione di ogni misura manutentiva, anche di carattere straordinario, volta a scongiurare eventi invero assurdi come quello verificatosi domenica”.
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