18 Dicembre 2005

Città bloccata per lo shopping. Ma pochi comperano



Città bloccata per lo shopping. “Ma pochi comperano“ Folla e ingorghi. Proteste dei ciclisti e dei centri sociali. Il Codacons: mezzi pubblici scarsi. I negozianti: affari ridotti Strade in cui è impossibile muoversi, traffico in tilt, mezzi pubblici strapieni. Sabato prenatalizio: assalto al centro e vigili impegnati a smaltire gli ingorghi. Con le lamentele per il tram che non arriva e la corsa ai regali. Ma i pacchetti sono pochi, non tutti acquistano. Comunque si spende poco. E i commercianti si dividono: chi lo definisce “un altro dicembre di crisi“, chi vede un lieve miglioramento. Su un punto, però, sono d`accordo: “La ripresa è ancora lontana“. Il Natale visto dai negozianti. Secondo Renato Borghi, vicepresidente dell`Unione del Commercio, “è stata una stagione non scoraggiante ma nemmeno scoppiettante“. E il piccolo margine di guadagno raggiunto “non compensa un anno decisamente non buono“. Settori salvi, altri in crisi. Bene il cibo, i liquori, il comparto tecnologia, i libri, la gioielleria. Male l`abbigliamento e le calzature. “Il motivo è semplice – spiega l`assessore al Commercio, Roberto Predolin -: i milanesi aspettano il 7 gennaio, giorno di partenza dei saldi“. Si salva dalla crisi solo la grande distribuzione di abbigliamento low cost. Come Zara e H&M, ieri presi d`assalto. Stracolmi anche La Rinascente, le Messaggerie Musicali e le librerie. Code al Disney Store di corso Vittorio Emanuele: “Per i bambini non si risparmia“. Record di presenze tra le bancarelle di via dei Mercanti. Un fiume di persone che dalla fermata del metrò Duomo si riversa per le vie del centro. “Come ogni anno – accusa Marco Donzelli, presidente del Codacons – Atm dichiara di aver potenziato il numero di vetture. Peccato che nessuno si accorga della differenza. I mezzi in circolazione devono aumentare almeno del trenta per cento: le attese al gelo sono snervanti, la gente è ammassata come sardine“. Peggio è andata a chi si è mosso in auto: ingorghi e code nella cerchia dei Navigli, causati anche dalla protesta dei ciclisti di Critical mass in corso Buenos Aires e dalla manifestazione dei centri sociali sotto l`ufficio dell`assessore alle Politiche sociali Tiziana Maiolo (accusata di “aver tagliato i posti per l`emergenza freddo“) in via Statuto: tutto bloccato per quasi mezz`ora. “È da mercoledì – analizza Emiliano Bezzon, vicecomandante dei vigili – che il volume del traffico è aumentato. Quella di ieri è stata una giornata molto impegnativa“. Auto in fila, milanesi in strada, e il rammarico di chi non “realizza“. Giovanna Bucco, presidente dei commercianti di corso Garibaldi, sospira: “La gente passa, ma non entra. Il commercio è in ristagno. Speriamo almeno nei saldi“. Sandro Miano, presidente del movimento dei consumatori, analizza: “I milanesi non comprano più. Se lo fanno tagliano di molto il valore del regalo. La tredicesima? Più della metà viene spesa per il mutuo e le polizze assicurative“. È più ottimista Giorgio Montingelli, presidente del coordinamento delle 60 associazioni di via di Milano: “Il Natale si gioca tutto nei prossimi otto giorni: è nell`ultima settimana che si realizza il 50 per cento dell`incasso di dicembre“.

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