Cirio: «Dal 4 maggio una nuova normalità». In distribuzione 5 milioni di mascherine
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fonte:
- Ilsecoloxix.it
Alessandria – «Abbiamo bisogno di ripartire e di poterlo fare in sicurezza. Questo significa che dovremo imparare a convivere con il coronavirus e con le misure necessarie a contenerlo e a proteggere ognuno di noi. Insomma, dal 4 maggio dobbiamo cercare una nuova normalità». È la sfida del presidente della Regione Alberto Cirio che sta scrivendo nuove regole di concerto con le categorie produttive, il Politecnico di Torino e agli atenei piemontesi. Individuerà alcune aziende disposte a sperimentare il rientro al lavoro e metterà nuove regole ed esperienze a disposizione del Paese. «Ai primi di maggio – annuncia Cirio – scatterà la distribuzione di 5 milioni di mascherine». Che a quel punto saranno obbligatorie, come annunciato in più occasioni dal governatore del Piemonte». Non solo: «Come per le chiusure – precisa il presidente della Regione – ho sempre sostenuto la necessità di omogeneità territoriale allo stesso modo ne sono convinto adesso che si ragiona di riaperture», insiste Cirio. Non c’ è solo l’ industria, ecco i dati impietosi della Confcommercio di Alessandria: -100% nelle vendite del settore abbigliamento, -95% nel turismo, -82% nel settore delle vendite di automobili e -68% per bar e ristoranti. Ma l’ emergenza resta La ripresa, o fase 2, non si può mettere in atto se non si riesce a contenere la diffusione del contagio, che rispetto a ieri è aumentato vistosamente di 815 unità per un totale di 19.261. Obiettivi prioritari: aumentare ancora i tamponi fatti e cancellare i focolai, che attualmente sono più virulenti nelle case di riposo. Infatti il 60 per cento delle persone positive si riscontra nelle Rsa, dove sono state segnalate forti criticità e presenza di pazienti sintomatici, mentre il restante 40 per cento riguarda il resto della popolazione piemontese. In aumento pure le persone guarite, 1.860 (232 in più di ieri) e diminuiscono gli accessi al pronto soccorso ed i ricoveri in terapia intensiva 345. Tuttavia è ancora alto il numero dei decessi. Ieri sono stati 82 per un totale di 2.146 di cui 424 ad Alessandria. Non ci sono solo le case di riposo, dopo i primi contagi in carcere a Torino preoccupa la situazione dei dormitori e ad Alessandria il virus, dopo Tortona e Sale, è entrato per la terza volta in convento. La sede dei Padri Cappuccini, in via san Francesco d’ Assisi, è in quarantena, perché un frate è stato ricoverato nel reparto di pneumologia del Santi Antonio e Biagio con sintomi riconducibili al coronavirus. Da mercoledì il servizio serale della mensa dei poveri è stato momentaneamente trasferito alla Caritas. Particolarmente colpito dal virus è il personale sanitario degli ospedali e delle Rsa. I Segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil di Alessandria hanno scritto al ministro della Salute Roberto Speranza chiedendo misure urgenti per tutelare le persone anziane e disabili ricoverate nelle Rsa e il personale che vi opera. L’ appello degli operatori sanitari Gli infermieri del Piemonte e della Toscana chiedono più protezioni individuali, lamentano turni insostenibili. Dopo l’ appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno inviato anche una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte: «Ora per noi c’ è pure il rischio di morire abbandonati dentro casa, senza neanche quell’ assistenza a cui abbiamo consacrato la nostra stessa vita», spiegano. Bimbi senza i genitori malati Non si ammalano solo gli anziani. L’ associazione Combo a Torino accoglie tutti i bambini del Piemonte che restano soli quando i genitori si ammalano. A Novi e Tortona è nato un servizio gratuito per i cittadini che potranno affrontare i traumi dell’ emergenza con l’ aiuto di 17 psicologi. Dopo Torino, che sta allestendo l’ ospedale temporaneo presso le ex Ogr, a Casale Monferrato il Comune e l’ Asl cercano strutture in grado di accogliere malati di Covid. L’ Unità di crisi ed i presidi locali lavorano su più fronti per vincere la battaglia, ma non mancano sfide interne. Fra le denunce presentate per fare chiarezza sulle numerose vittime nelle case di riposo, 248 per Covid di cui 54 ad Alessandria, c’ è l’ esposto del Codacons presentato alla Procura di Ivrea nei confronti del presidente Cirio, che dovrà rispondere in merito alla situazione delle Rsa, per le quali la Regione ha messo in campo una task force di soccorso. –© RIPRODUZIONE RISERVATA.
daniela terragni
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