5 Aprile 2013

Cibo scarso nelle mense la maestra scatta la foto del piatto con sette ravioli

Cibo scarso nelle mense la maestra scatta la foto del piatto con sette ravioli

SOLO sette ravioli in un piatto, serviti come primo a una classe di bambini di dieci anni. «Un pasto da fame», secondo la loro maestra, che fotografa uno dei piatti sul tavolo della mensa della sua scuola e denuncia il caso al Codacons. E l’ associazione dei consumatori attacca Milano ristorazione sulle porzioni dei pasti serviti ai bambini: «Non è raro. Solleveremo il problema delle dosi in tribunale – spiega il presidente, Marco Donzelli – quando verrà fissata l’ udienza della class action che abbiamo già depositato. Non c’ è differenza fra i piatti serviti ai bambini di tre anni e quelli di quattordici». Il piatto di ravioli incriminato è stato immortalato il 20 marzo in una elementare di zona Nove. «Non era la prima volta – racconta la maestra – penso allo spezzatino, dove hanno servito solo piselli e la carne era inesistente. Ai bocconcini con quattro pezzetti di pollo impanato in croce ». La maestra, di fronte ai sette ravioli, ha chiesto spiegazioni: «Le scodellatrici hanno risposto che non potevano fare altrimenti perché il cibo consegnato era scarso. Ma di secondo c’ era il pesce che non tocca quasi mai nessuno ». Milano ristorazione, che serve 75mila pasti giornalieri, replica: «Le porzioni rispettano le linee guida del ministero della Salute e regionali, sono state validate dall’ Asl e differenziate per ogni fascia di età. È inoltre possibile chiedere il bis». Lo scorso anno era emerso che nelle mense finivano nella spazzatura 9,6 tonnellate di cibo ogni giorno. Le grammature dei pasti sono state ritarate e alcuni piatti poco amati dai bambini sono stati eliminati. Il risultato: una tonnellata di cibo al giorno salvato. Ma le rappresentanti delle commissioni mensa puntano ancora una volta il dito sulla qualità dei piatti: «Gli sprechi continuano a essere enormi perché alcune portate sono immangiabili – spiega Erika Guio, rappresentante della primaria Arcadia – ma ora le ricette che piacciono di più ai bambini arrivano in quantità inferiori anche rispetto alle grammature previste. I ravioli per esempio dovrebbero essere quindici a porzione, non sette». Fra le segnalazioni delle pietanze in versione ridotta, «anche il pane e la frutta – aggiunge Marilù Santoiemma, dell’ elementare di via Goffredo da Bussero – ma anche alcuni secondi sono sempre più risicati». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

tiziana de giorgio

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