«Ci hanno lasciati morire»
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fonte:
- Il Gazzettino
L’ accusa è pesante, specie per uomini di mare. Tre pescherecci avrebbero visto il barcone in difficoltà al largo di Lampedusa, tirando però dritti senza prestare soccorso. Dunque la strage di oggi ha altri colpevoli oltre agli scafisti? Sono i supersiti a puntare l’ indice. «Siamo partiti – raccontano – due giorni fa dal porto libico di Misurata. Su quel barcone eravamo in 500. Non riuscivamo nemmeno a muoverci. Durante la traversata tre pescherecci ci hanno visto ma non ci hanno soccorso». Una versione che sembra essere avallata dal sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, la quale fornisce anche una ragione per il comportamento dei marinai. «I pescherecci – spiega – se ne sono andati via perché il nostro Paese ha processato pescatori e armatori che hanno salvato vite umane per il reato di favoreggiamento all’ immigrazione clandestina. Il Governo deve subito cambiare queste norme disumane». Di altro avviso Alfano. I pescherecci, osserva, «non hanno visto il barcone in difficoltà, altrimenti sarebbero intervenuti. Purtroppo – nessuno aveva cellulari a bordo della nave affondata e nessuno ha avvisato, come sono abituati a fare in questi viaggi, il numero di ricerca e soccorso». Peraltro, sono stati proprio i pescatori dell’ isola a dare l’ allarme e giungere in soccorso. Il Codacons, da parte sua, presenterà oggi un esposto alla procura di Agrigento di intervenire. Se si avrà la conferma che alcuni pescherecci non hanno soccorso il barcone, dice il presidente Carlo Rienzi, «si tratterebbe di una gravissima omissione con pesanti ripercussioni sul piano penale».
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