18 Giugno 2007

Chieti Posta in ritardo, il Codacons dal giudice

L’associazione consumatori e le Acli pronte a ricevere reclami dei cittadini Il disservizio concentrato soprattutto nel quartiere di Chieti Scalo nord

CHIETI. Non si fermano le lamentele dei teatini alle prese con posta a singhiozzo, in ritardo o addirittura latitante. E’ quanto sottolinea il Codacons provinciale che nella sede delle Acli, in piazza Templi Romani, aperta il giovedì dalle 16 alle 18, è pronto a raccogliere reclami di quanti vogliano andare avanti e far valere nelle sedi opportune i disagi vissuti per il disservizio postale. "Il fenomeno della posta a singhiozzo", dice Vittorio Ruggieri, coordinatore provinciale del Codacons, "sta toccando soprattutto il quartiere dello scalo nord, con apici in via Aldo Moro, Fulgenzio La Valle e altre strade vicine, in cui i poveri malcapitati si vedono recapitare bollette, inviti, convocazioni, riviste e telegrammi, oltre alla posta ordinaria, con cronico ritardo, se non addirittura per nulla". Una situazione che non accenna a risolversi, dopo che lo stesso Centro, in più riprese, ha raccolto lamentele direttamente dai malcapitati utenti. "Abito io stesso in via Fulgenzio La Valle", osserva il direttore provinciale delle Acli, Mimmo D’Alessio, "il problema lo vivo direttamente. Ma si può fare qualcosa. Faccio un esempio che è paradigmatico: gli interessi e le sanzioni delle bollette che mi sono state recapitate oltre la data di scadenza non possono che essere pagate da Poste Italiane. Come responsabile di un sindacato che si è sempre battuto per rimuovere gli orpelli della burocrazia e dare risposte ai cittadini, infatti, farò il possibile sia per fare in modo che l’indispensabile servizio venga ripristinato, sia per offrire assistenza, grazie alla collaborazione con il Codacons, a quanti malcapitati come me non vogliano assistere passivamente a questo ennesimo sopruso della burocrazia". "Quello che sta accadendo", continua Ruggieri, "è davvero sconcertante. Non possiamo assolutamente rimanere a guardare senza fare nulla, segnaleremo quanto sta accadendo alle autorità competenti affinché si verifichi se esistano i presupposti per una interrruzione di pubblico servizio. Per questo il nostro sportello è pronto a raccogliere i reclami di quanti vogliano munirsi di giustizia per i danni arrecati dal disservizio di Poste Italiane con azioni di risarcimento danno da esperire davanti al Giudice di pace di Chieti". La carta della qualità di Poste Italiane, stando sempre al Codacons, avrebbe indicato gli standard minimi che devono essere rispettati nella fornitura del servizio e che in questo caso "è pleonastico dirlo: sono stati macroscopicamente violati".

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