29 Settembre 2021

Chiesto l’accesso agli atti

di  GIANLUCA  PRESTIA  SULLA  questione  della  graduatoria  dell’asilo  comunale  è  intervenuto  anche  il  Codacons  di  Vibo  che  ha  presentato  richiesta  di  accesso  agli  atti  contestualmente  ha  chiesto  che  si  predisponga  un  tavolo  tecnico  partecipato  affinché  anche  la  collettività  possa  esser  chiamata  discutere  di  aspetti  essenziali  per  l’erogazione  del  servizio.  parlare  è  il  referente  territoriale  dell’associazione  a,  l’avvocato  Claudio  Cricenti,  il  quale  evidenzia  che  in  relazione  all’avviso  dell’1  settembre  scorso,  in  rapporto  al  precedente,  pur  in  presenza  di  una  tendenziale  sovrapposizione  dei  due  Bandi,  «sembrerebbero  emergere  delle  interpretazioni  dell’ultimo  avviso  tali  da  mettere  in  rilievo  una  possibile  violazione  dei  principi  di  non  discriminazione  di  continuità.  Nello  specifico  ciò  che  si  vuole  sottoporre  all’attenzione  dell’Amministrazione  comunale  è  l’esigenza  certamente  condivisa  – che  il  Bando  non  determini  situazione  di  pregiudizio  discriminazione  possa  rischiare  di  subire  le  conseguenze  derivanti  da  possibili  azioni  giudiziarie  da  parte  di  chi  si  sentirà  ingiustamente  escluso.  Proprio  al  fine  di  evitare  tale  evenienza  certi  che  la  Pubblica  amministrazione  vorrà  cogliere  il  nostro  contributo  collaborativo  partecipativo  si  evidenzia  da  subito  che  dalla  mera  sovrapposizione  dei  due  documenti  si  evince  una  situazione  di  apparente  illogicità  diversità  di  trattamento  tra  le  famiglie  che  aspirano  alla  conferma  dell’assegnazione  dei  posti  ai  propri  figli  le  nuove  assegnazioni.  Ed  invero,  visionando  l’ultimo  bando  – in  confronto  con  il  precedente  – sembra  emergere  che  per  “confermatari”  siano  richiesti  requisiti  cumulativi  della  residenza  del  lavoro  di  entrambi  genitori,  mentre  per  nuovi  iscritti  criteri  sarebbero  alternativi:  residenza  lavoro  di  uno  dei  genitori».  Cricenti  rileva,  quindi,  come  l’avviso  sembri  «prospettare  un’interpretazione  che,  pur  dichiarando  il  rispetto  del  principio  di  continuità,  rischierebbe  di  farlo  degradare  nell’evenienza  che  si  desse  un’interpretazione  del  bando  in  forza  della  quale  paradossalmente  un  precedente  assegnatario  sol  perché  uno  dei  due  genitori  non  lavori  più  nell’ambito  vibonese,  finirebbe  per  non  potere  essere  confermato  paradossalmente  veder  attribuito  quel  posto  ad  un  nuovo  iscritto  per  il  quale  varrebbe  il  criterio  alternativo  secondo  cui  diverrebbe  sufficiente  che  anche  solo  uno  dei  due  genitori  lavori  Vibo.  In  sostanza,  anche  alla  luce  delle  notizie  stampa,  per  le  quali  si  chiede  una  precipua  presa  di  posizione  istituzionale,  sembrerebbero  esserci  alcune  “anomalie”o  «irregolarità  vere  proprie»,  nell’avviso  pubblicato  dall’Ente».Da  qui,  pertanto,  la  richiesta  del  Codacons  al  Comune  dare  al  bando  «quell’interpretazione  finalizzata  ad  assicurare  il  rispetto  dei  principi  di  continuità  didattica  non  discriminazione  e,  quindi,  anche  nel  rispetto  delle  condizioni  previste  dal  regolamento  distrettuale,  con  riguardo  all’impegno  ad  assicurare  la  “conferma  all’iscrizione  agli  anni  successivi  per  bambini  che  già  frequentavano”».  In  un’ottica  «collaborativa»,  il  sodalizio  chiede  l’istituzione  di  un  tavolo  tecnico  finalizzato  ad  una  «disamina  della  maggiori  criticità  salvaguardare  la  continuità  didattica  il  principi  di  non  discriminazione  ed  ampia  partecipazione  ma  anche  le  sorti  di  un  bando  che  deve  essere  finalizzato  in  via  esclusiva  predisporre  la  miglior  offerta  formativa  didattica  in  favore  dei  piccoli  utenti».  Ulteriore  richiesta  avanzata  è  quella  di  accesso  di  tutti  documenti  idonei  render  noti  «atti  inerenti  la  procedura  l’istruttoria  prodromica  alla  stesura  del  bando,  eventuali  osservazioni,  indagini  territoriali  ecc;  dei  documenti  dai  quali  si  possano  ricavare  gli  atti  presupposto  gli  elementi  motivazionali  che  hanno  indotta  la  Pubblica  amministrazione  regolamentare  le  modalità  di  conferma  dell’iscrizione  rispetto  le  nuove  iscrizioni;  dell’incartamento  inerente  le  procedure  di  valutazione  delle  domande,  delle  graduatorie  provvisorie  definitive,  nonché  dei  verbali  di  disamina  delle  domande  degli  atti  di  formazione  delle  graduatorie.  Infine,  si  chiede  la  visione  dei  documenti  relativi  alle  dichiarazioni  circa  l’assenza  di  situazioni  di  conflitto  ed  ai  fini  della  trasparenza  ed  anticorruzione.  Trattandosi  di  istanza  avanzata  con  spirito  partecipativo,  collaborativo  cooperativo  per  la  tutela  della  trasparenza  buon  andamento,  si  ribadisce  l’interesse  che  della  questione  si  predisponga  un  tavolo  tecnico  partecipato  affinché  anche  la  collettività  possa  esser  chiamata  discutere  di  aspetti  essenziali  per  l’erogazione  del  servizio  di  guisa  che  si  dichiara  la  disponibilità  consultare  tali  documenti  anche  per  il  tramite  di  predetto  tavolo  tecnico  da  predisporre,  nel  rispetto  delle  norme  anticovid,  anche  mediante  webinar»,  ha  concluso  l’avvocato  Cricenti. 

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