15 Giugno 1999

“CHIESTO ANCHE IN ITALIA IL RITIRO DAL COMMERCIO DELLA COCA COLA E DI TUTTE LE BIBITE IN LATTINA”

PARTE OGGI UN NUOVO RICORSO CODACONS AL TAR LAZIO PER LA NON IGIENICITA? DELLE BIBITE IN LATTINA. INOLTRE, DIFFIDA AL MINISTERO DELLA SANITA’, ALLA ASSOBIBE E ALLA COCA COLA AFFINCHE’ SI SPECIFICHI LA PROVENIENZA DELLE BEVANDE CONTENUTE IN BOTTIGLIA. I CONSUMATORI CHIEDONO UNA COMPLETA INFORMAZIONE A TUTELA DELLA SALUTE

Parte oggi un nuovo ricorso del Codacons al Tar Lazio.
Come si ricorderà il Tar nel gennaio scorso, sempre su ricorso del Codacons, aveva ordinato al Ministero della Sanità di adottare dei provvedimenti che tutelassero la salute dei consumatori dai rischi derivanti dal bere dalle lattine.
Il Codacons, aveva infatti, contestato la non igienicità del sistema di apertura delle lattine. Il Ministero , non curandosi della tempestività con la quale avrebbe dovuto emanare i propri provvedimenti ( Il Tar aveva dato 60 gg.), si è limitato, deresponsabilizzandosi, a proporre un disegno di legge che fatto proprio dal consiglio dei ministri, è ora all’attenzione del senato, alcuni senatori tra l’altro si sono indignati nell’esaminare tale disegno di legge in quanto ritengono che il Governo e il Ministero della Sanità vogliano scaricare la responsabilità sul Parlamento di decisioni che potrebbero essere contrarie alle industrie produttrici. Gli stessi Senatori hanno auspicato nella riunione della Commissione Sanità che il parlamento decida nel senso di fissare modalità di tutela più stringenti, del semplice avviso da stampare sulle lattine (ripulire il coperchio prima di bere), proposto dal disegno di Legge. Ma il Codacons non vuole che i tempi della decisione del parlamento, che sì sà potrebbero essere lunghi, possano mettere a repentaglio la salute dei consumatori. Per questo il Codacons chiederà al Tar Lazio in forza della L.281/98, adotti provvedimenti utili a tutelare la salute dei cittadini.
E? stato chiesto inoltre oggi alla Coca Cola Italia, alla Assobibe, alle ditte produttrici di bibite in lattine e al Ministero della Sanità, un intervento immediato che dia tranquillità ai milioni di consumatori di Coca Cola e di tutte le bibite in lattina e in bottiglia affinchè sia specificata anche la provenienza della bevanda, dopo i recenti avvenimenti del Belgio. E? infatti stata notificata la diffida in base alla legge 281/98 che di seguito si trascrive:

Alla Assobibe
Al Ministero della Sanità
Alla Coca Cola spa

· La scrivente associazione Codacons, che per statuto ha il compito di tutelare i consumatori.
Che la legge 281/98 prevede il diritto dei consumatori alla tutela della salute e ad una corretta e completa informazione.
Premesso
·
· Che risulta che la stesse ditte produttrici di bibite in lattina come hanno cautelarmente disposto il ritiro dal commercio in Belgio dei suoi prodotti a seguito delle numerose segnalazioni di malesseri e pericoli di stati patologici riscontrati specie su minori.
· Che la globalizzazione del mercato e la impossibilità di verificare la provenienza dei prodotti rende ovvia la preoccupazione dei consumatori italiani che acquistano miliardi di lattine di Coca Cola all?anno.
· Che il Codacons ha già ottenuto dal TAR del Lazio un provvedimento cautelare relativo alla non igienicità delle lattine , provvedimento a seguito del quale alcune ditte hanno provveduto a coprire le stesse con appositi cappucci igienizzanti, mentre la Coca Cola ha rifiutato qualsiasi provvedimento.
· Che quale che siano le cause dei provvedimenti cautelari disposti in Belgio si impone un analoga iniziativa del nostro Ministero che non PUO? LIMITARSI ALLA SEMPLICE RICHIESTA DI INFORMAZIONE, essendo in gioco la sicurezza e la salute di milioni di consumatori e che si specifichi la provenienza delle bevande contenute nelle bottiglie.

Ciò premesso:

Si diffidano la Coca Cola, la Assobibe, le ditte produttrici delle bibite in lattina e il Ministero della Sanità a provvedere immediatamente e comunque nel termine di legge di 15 giorni a:
1. Dare una immediata e corretta e completa informazione attraverso adeguati spazi pubblicitari sulla stampa circa le ragioni che hanno determinato in Belgio il ritiro cautelare dal commercio di tali prodotti.
2. Accertare immediatamente e dare immediata informazione circa i tipi e quantità di prodotti immessi sul mercato italiano provenienti dagli stessi stabilimenti da cui provengono i prodotti ritirati in Belgio.
3. Provvedere a tutte le misure cautelari, ivi compreso il ritiro dal commercio, che risulteranno opportune per la difesa della salute e della sicurezza dei consumatori.

In mancanza si procederà in sede giudiziaria a norma dell?art. 5 legge 281/98 a richiedere gli stessi provvedimenti alla Magistratura competente.

Avv. Carlo Rienzi responsabile Ufficio Legale Nazionale CODACONS

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