13 Agosto 2020

Chi sono i 200 cittadini che hanno denunciato il Governo per il lockdown

 

Sono oltre duecento gli esposti e denunce, tutte pervenute durante le settimane di lockdown, che la procura di Roma ha inviato, sollecitandone l’ archiviazione, nelle scorse settimane al tribunale dei ministri e che riguardano l’ attività svolta dall’ Esecutivo nell’ ambito dell’ emergenza Covid. Gli esposti, affidati ai pm Eugenio Albamonte e Giorgio Orano, sono stati inviati da semplici cittadini e in alcuni casi sono molto simili tra loro. “Avevo comunicato che gli atti erano stati trasmessi al tribunale dei ministri per mia denunzia contro Conte e Speranza. La sconcertante novità è che la Procura,li ha trasmessi dicendo di archiviare. Il tribunale invece è autonomo e l’ unico investito di ogni potere”. Così Carlo Taormina su Twitter. “Voglio chiarire che non accuso i medici per i morti ammazzati. Sono morti che si sarebbero evitati se Governo e Regioni avessero chiuso tutto il 31 gennaio e ribadisco che si è trattato di morti orrende.Ho gli atti per processi in corso dovunque e a Roma contro il governo”, conferma. L’ indagine della Procura di Roma nei confronti del Presidente del Consiglio Conte e di alcuni Ministri nasce anche da una serie di esposti presentati nei mesi scorsi dal Codacons, in cui si contestava l’ operato del Governo sul fronte Covid e si denunciavano omissioni e ritardi specie in relazione alla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo. Ne dà notizia la stessa associazione dei consumatori, che riporta integralmente alcuni passaggi delle denunce contro Conte e il Governo. “Lo scorso 9 aprile abbiamo presentato una denuncia contro il Governo” in cui, sulla mancata istituzione della zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo, il Codacons chiedeva alla Procura di “predisporre tutti i controlli necessari ad accertare eventuali responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti e, in caso affermativo, di accertare l’ autore e/o gli autori degli stessi e, conseguentemente, esperire nei loro confronti l’ azione penale per tutti quei reati che riterranno ravvisabili, compreso quello di epidemia colposa e reati contro la salute pubblica previsti dagli art.. 438 e 452 del codice penale” – spiega il Codacons – In un altro esposto, invece, si chiedeva alla magistratura di verificare eventuali ritardi da parte della P.A. sul fronte delle misure anti-Covid, rilevando che “lo Stato Italiano, nonostante le notizie della diffusione del virus e la dichiarazione dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità del 30 gennaio 2020 che aveva dichiarato l’ emergenza internazionale di salute pubblica per il Coronavirus, si sarebbe attivato concretamente ed unicamente solo in data 9 marzo 2020 dichiarando la quarantena per l’ intero territorio nazionale”. E sempre ad aprile, in un nuovo esposto presentato a 104 Procure di tutta Italia, il Codacons denunciava il Governo per i numerosi decessi registrati all’ interno delle Rsa, chiedendo alla magistratura “di aprire indagini sul territorio e verificare eventuali carenze ed omissioni da parte della P.A. attraverso il sequestro di tutte le cartelle cliniche e le attestazioni dei deceduti nel nostro paese” e di verificare il “sussistere del nesso di causalità tra i decessi e le inadeguatezze del sistema sanitario nazionale laddove le Autorità competenti non si siano adoperate tempestivamente anche dotandosi dei mezzi adeguati per fronteggiare l’ emergenza dettata dal Coronavirus”. “Ora tutti i cittadini che hanno subito danni a causa dei reati per cui indaga la Procura di Roma, potranno costituirsi essere parti offese e chiedere un risarcimento. In tal senso il Codacons sta preparando un apposito modulo che sarà pubblicato domani sul sito dell’ associazione”, conclude il Codacons. Di fatto sono due i filoni: chi denuncia che il Governo ha fatto troppo poco nella lotta al virus e, in questo caso, si ipotizzano i reati di epidemia colposa, omicidio colposo e delitti colposi contro la salute pubblica. Nel secondo filone, invece, sono stati inseriti gli esposti in cui si afferma che il lockdown è stata una misura sproporzionata rispetto alla situazione, ipotizzando i reati di abuso d’ ufficio e attentato contro i diritti politici del cittadino. I pm, dopo la formale iscrizione come atto dovuto del presidente del consiglio Conte e dei ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza, ritengono “le notizie di testo infondate e dunque da archiviare”.

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