«Che fatica difendersi dai soprusi»
- fonte:
- Il Messaggero
«Che fatica difendersi dai soprusi»
Il Codacons: solo 2 romani su 10 decidono di reagire alla burocrazia
Se fanno ricorso, è per una questione di principio. Perché tra lungaggini e moduli da compilare la strada per avere riconosciuti i propri diritti è lastricata di difficoltà. Lunga, costosa e contorta.
Sballottati da un ufficio all?altro, i cittadini finiscono spesso col rivolgersi agli avvocati. E così molte volte, anche in caso di successo, il gioco non vale la candela perché le spese legali vanificano la vittoria.
Molti non sanno che ricorrere al giudici di pace o al prefetto o all?ufficio contravvenzioni non costa nulla. Stesso dicasi per chi bussa alla porta delle associazioni che tutelano i diritti dei cittadini.
Il Codacons mette insieme varie sigle che agiscono in più campi. In questi giorni il coordinamento ha raddoppiato uffici e sportelli aprendo una seconda sede in viale Mazzini 73. «Siamo tempestati di telefonate – spiega Gabriella Arcuri, una dei legali – moltissime riguardano le multe ai varchi elettronici. Più in genere – continua l?avvocato – credo che si avverte in questa città l?assenza di un difensore civico».
Al primo posto nella classifica dei «problemi» che assillano gli utenti ci sono i rapporti con i servizi pubblici. Il 30% dei cittadini che si rivolgono al Codacons lamenta disservizi per bollette Enel, Acea, Italgas, disagi nei trasporti pubblici, poste e banche. Il 24% si ritiene vittima delle compagnie telefoniche, servizi attivati e mai richiesti, segreterie che si attivano da sole, bollette salate. Il 20% ha questioni di tipo contrattuale; il 12% è vittima di multe stradali ingiuste; il 6% ha problemi con le agenzie di viaggio e il 2%, infine, subisce truffe da parte di finanziarie poco corrette.
La classifica rivela un?altra verità: il cittadino non ha ancora imparato a difendersi. Ogni anno raggiri e truffe, spiega sempre il Coordinamento, fanno uscire dalle tasche dei romani 5 milioni di euro. Solo due utenti su dieci sono decisi però a far valere i propri diritti e uno solo si rivolge alle autorità.
Il Codacons ha fatto i conti in tasca ai romani e ha scoperto che troppo spesso sono inclini «a ingoiare il rospo», Glissano «sulla lavanderia che ti rovina il capo»; «sulla compagnia telefonica che ti attiva il servizio a tua insaputa» o «sull?agenzia turistica che ti rovina il viaggio».
Ma sono le multe ?elettroniche“ in questi giorni a tenere banco. «La casistica – conclude l?avvocato Arcuri – è vastissima. Ieri si è presentato da noi un disabile che ha ricevuto per oltre un mese due multe al giorno e sempre per il divieto di accesso alle Zona a traffico limitato. Moltissimi sono poi i cittadini multati nelle scorse festività natalizie perché non erano stati informati che la limitazione era stata estesa anche dalle 18 alle 20».
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