Cessione del quinto dello stipendio
«Ecco a che cosa bisogna fare attenzione»
Ho chiesto ad una finanziaria un prestito personale dietro cessione del quinto dello stipendio. Il tasso contrattuale per il rimborso del prestito mi è sembrato un po` alto, tra l`altro mi sono state chieste delle commissioni “una tantum“, per l`apertura della pratica, piuttosto elevate. Come si po` valutare se il rapporto di prestito sia in qualche modo conforme ai tassi previsti dalla legge antiusura?
(Risponde Salvatore Avveduto, commercialista – Ufficio Bancario Codacons)
«La legge 108/96 “cd. antiusura“ ha previsto un indicatore denominato Teg (tasso effettivo globale) che esprime l`onerosità effettiva del finanziamento e tiene conto non solo degli interessi ma anche delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito.
Nel caso specifico del prestito personale concesso dietro cessione del quinto dello stipendio la circolare della Banca d`Italia (a cui la legge antiusura ha demandato il compito di definire le modalità di calcolo del Teg) del 30/09/96 e successive modificazioni ed integrazioni ha stabilito che nel calcolo del Teg devono essere inclusi: le spese di istruttoria e di revisione del finanziamento (nel caso specifico le commissioni una tantum); le spese di chiusura della pratica; le spese di incasso delle rate stabilite dall`ente finanziatore; il costo dell`attività di mediazione svolta da un terzo, se necessaria per l`ottenimento del credito; le spese di assicurazione diverse da quelle rivolte a garantire al finanziatore il rimborso del mutuo in caso di morte o invalidità permanente infermità o disoccupazione del debitore. Ogni altra spesa connessa con l`operazione del finanziamento. Sono invece escluse: le imposte e tasse; il recupero di spese, anche se sostenute per servizi forniti da terzi (perizie, certificati, spese postali, ecc.); le spese legali e assimilate; gli interessi di mora e gli oneri assimilabili previsti contrattualmente per il caso di inadempimento di un obbligo; le spese connesse con i servizi accessori; le spese di assicurazione rivolte a garantire al finanziatore il rimborso del mutuo in caso di morte o invalidità permanente infermità o disoccupazione del debitore.
Stabilito che cosa deve essere tenuto presente ai fini del calcolo del Teg per la sua determinazione bisogna applicare una formula stabilita anche essa dalla circolare della Banca d`Italia citata. Data la complessità della formula, che richiede la conoscenza di nozioni di matematica finanziaria, è utile utilizzare alcuni programmi, reperibili anche via internet, che consentono di calcolare il Teg inserendo gli opportuni parametri indicati. Comunque bisogna tenere presente che l`attuale normativa impone alle banche e agli intermediari finanziari l`indicazione sia nei contratti che nei fogli informativi analitici esposti al pubblico l`indicazione del Teg per ogni tipo di finanziamento. Ottenuto tale parametro, ai fini della valutazione della usurarietà del finanziamento bisogna confrontarlo con i tassi soglia pubblicati trimestralmente sulla Gazzetta ufficiale dal Ministero del Tesoro (a partire dal 02/04/97) in applicazione della legge anitiusura. Detti tassi soglia (reperibili presso le stesse banche e intermediari finanziari obbligati alla loro esposizione), sono suddivisi in categorie omogenee (aperture di credito, anticipi e sconti commerciali, crediti personali, leasing, mutui) tra le quali vi è la categoria dei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio. Se il Teg del finanziamento concesso, calcolato al momento della sottoscrizione del contratto di finanziamento, supera il relativo tasso soglia pubblicato dal ministero del Tesoro nello stesso periodo di riferimento, si può parlare di rapporto usurario soggetto alle sanzioni penali di cui all`articolo 644 codice penale e civili di cui all`articolo 1815 del codice civile».
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