Cerutti: un fondo per la commessa discriminata
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fonte:
- la Repubblica
L’ ASSESSORA PROMETTE SOSTEGNO ALLA RAGAZZA CHE NON AVUTO IL POSTO PERCHÈ FIDANZATA CON UN AFRICANO CARLOTTA ROCCI LA vicenda di Chiara, rifiutata come commessa per il colore della pelle del suo fidanzato nigeriano «è un’ evidente discriminazione che non possiamo derubricare a scherzo di pessimo gusto ». Parla l’ assessora regionale alle pari opportunità Monica Cerutti che nei messaggi che il commerciante torinese, titolare di un negozio di musica ha inviato alla ragazza vede «Una netta discriminazione che rientra nei casi in cui può intervenire la legge regionale del 2016 contro le discriminazioni». Chiara, 18 anni, residente al confine tra il Torinese e il Vercellese, lunedì aveva pubblicato su Facebook un annuncio per cercare un lavoro con cui aiutare a mantenere sua madre e e sua sorella. Le aveva risposto Claudio, commerciante, offrendole un posto da cassiera ma ritirando la sua proposta un paio d’ ore più tardi dopo aver scoperto che la giovane era fidanzata con Olivier, nigeriano. «Per me puoi stare anche con il mostro di Firenze, ma permettimi di non affidare la cassa a chi divide la sua vita con un africano». Quell’ affermazione aveva fatto infuriare Chiara che ha pubblicato su Facebook gli screenshot di quella conversazione. «Per tutta risposta lui ha pubblicato una delle mie risposte dandomi della squinternata», ha spiegato la ragazza che non ha ancora deciso se querelare il commerciante per diffamazione. Se lo facesse troverebbe l’ appoggio della Regione, disposta anche a sostenere le spese legali proprio con il fondo della legge del 2016. «È fondamentale – sottolinea Cerutti – che casi come questi non passino sotto silenzio ma emergano, perché si affermi una cultura che renda le differenze un valore effettivo, e non elemento di discriminazione. Vorremmo che questi fossero casi isolati ma la realtà è un’ altra e serve un intervento fermo delle istituzioni, perché prevalga la cultura del rispetto». Sono in tanti – sui social dove la vicenda è diventata virale – a caldeggiare una denuncia da parte della ragazza. Nei giorni scorsi anche il Codacons aveva chiesto al Comune di chiudere il negozio dell’ uomo che ha riferito di aver anche ricevuto minacce di morte su diversi gruppi Facebook. Per questo ha deciso di cancellare dal social network il suo profilo personale e anche la pagina del suo negozio, oggi chiuso per ferie. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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