Certificati gratis online
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fonte:
- Gazzetta di Mantova
I l primo click «in anteprima» è toccato al Capo dello Stato che ha potuto così scaricare gratis dal suo pc il primo certificato anagrafico digitale. Da oggi saranno invece oltre 66 milioni e mezzo (compresi i 5,75 milioni residenti all’estero) gli italiani che potranno accedere all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr). Diventa infatti attivo un nuovo servizio che consente a tutti di ottenere i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita, senza dover pagare il bollo da 16 euro chiesto finora dai Comuni per rilasciare per molti dei documenti richiesti. Un primo passo «Oggi si raccolgono i frutti di anni di lavoro, nel segno della digitalizzazione e della semplificazione. Ma questo non è il punto di arrivo – assicura il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta – è l’inizio di una rivoluzione». Mentre il titolare dell’Innovazione Vittorio Colao spiega che questa «è la prima di una serie di innovazioni tecnologiche che la Pa implementerà per migliorare la vita di tutti», il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese guarda invece all’alleggerimento dell’impegno delle amministrazioni comunali. «Garantisco ha dichiarato – che il ministero e tutti gli attori istituzionali si impegneranno sempre di più perché sia facilitato il rapporto tra Pa e cittadini».In tutto sono 14 i certificati anagrafici che vengono resi disponibili da oggi, e che possono essere richiesti anche per un componente della propria famiglia senza bisogno di recarsi allo sportello: si va dal certificato di nascita a quello di matrimonio, dallo Stato civile sino ai certificati di unione civile ed al contratto di Convivenza.I documenti potranno essere rilasciati anche in forma contestuale (ad esempio cittadinanza, esistenza in vita e residenza in un unico certificato). Per ottenerli bisognerà accedere alla piattaforma www.anagrafenazionale.gov.it muniti dell’identità digitale Spid, di carta d’identità elettronica (Cie) o di Carta nazionale servizi (Cns). Grazie ad Anpr – spiega una nota congiunta di Innovazione Tecnologica, Interni e Sogei – le amministrazioni italiane (dalle Entrate all’Inps, alla Motorizzazione civile) avranno a disposizione un punto di riferimento unico dal quale poter reperire informazioni certe e sicure per poter erogare servizi integrati e più efficienti per i cittadini. L’Anpr permette infatti ai dati di dialogare, evitando duplicazioni di documenti, garantendo maggiore certezza del dato anagrafico e tutelando i dati dei cittadini. Per la Pa significa guadagnare in efficienza e ottimizzare le risorse, per i cittadini invece vuol dire accedere a servizi sempre più semplici e costantemente aggiornati, ma anche risparmiare tempo e risorse. Il nodo dello Spid Per Assoutenti quella che scatta oggi è «una vera rivoluzione», ma purtroppo «sono ancora moltissimi i cittadini che non dispongono di una identità digitale e che quindi sono esclusi da una serie di servizi per i quali è indispensabile lo Spid. Questo perché la procedura per ottenerlo è macchinosa, soprattutto per gli anziani». Il dito nella piaga, però, lo mette il Codacons secondo il quale lo Spid «deve essere gratis per tutti, specie per venire incontro alle fasce più deboli». È un invito ad intervenire sulle Poste che da novembre chiede 12 euro per il servizio di identificazione allo sportello che prima invece era gratis.
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Tags: Anagrafe digitale, Certificati anagrafici, poste, spid