Cerchi un taxi a tarda sera? Nella città turistica non c`è
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fonte:
- il Tirreno
FOLLONICA. Dicono che Follonica sia Regina dell`accoglienza. E dicono anche che nella classifica nazionale del vacanzometro abbia conquistato il terzo posto per l`ospitalità. Ma vallo a spiegare a quel turista che domenica scorsa ha aspettato chissà quanto tempo prima di salire sul taxi che lo portasse al residence dove aveva prenotato. Il turista, un avvocato di Pordenone, è arrivato a Follonica domenica sera, pochi minuti prima della mezzanotte, con un treno proveniente da Roma. è sceso alla stazione e si è diretto alla fermata dei taxi. Ma ecco la prima sorpresa: di auto bianche con la scritta “taxi“ nemmeno l`ombra. Ha cercato il pannello rosso con i numeri di telefono per la reperibilità. Ma è stato un altro buco nell`acqua: il pannello non esiste. “Per fortuna – racconta il turista – lì vicino c`era una pattuglia dei carabinieri. Mi sono presentato e ho esposto il mio problema. Ho raccontato che avrei dovuto raggiungere il villaggio turistico Maresì dove avevo prenotato, ma che non sapevo come fare perché non c`erano taxi. I carabinieri sono stati molti cortesi. Hanno telefonato in centrale e mi hanno dato il numero di telefono di un taxista. L`ho chiamato e…“. E la risposta del taxista non vincerà, sicuramente, il premio “cortesia“: “Sono fuori servizio, si arrangi – ha risposto infatti al turista – se non c`è nessuno io non so che cosa fare. Non è un problema mio“. Al turista non è rimasto altro da fare che entrare in un bar dei dintorni, l`unico ancora aperto. “Lì ho avuto il numero di un altro taxista – racconta l`uomo – l`ho chiamato, ha capito la situazione ed è venuto a prendermi“. Intanto, era già l`una passata. Se il protagonista della vicenda non si chiamasse Vitto Claut e non fosse il presidente dell`associazione dei consumatori Codacons del Friuli Venezia Giulia, sarebbe l`ennesima storia di un turista accolto male e di una città non sempre pronta a ricevere i propri visitatori. Ma Claut, che di diritti calpestati dei consumatori se ne intende (e che è arrivato in riva al golfo per il meeting nazionale degli avvocati che si sta tenendo al Maresì) è voluto andare fino in fondo. “L`aspetto che più mi ha colpito – dice Claut – è che a Follonica non esiste un piano di programmazione della reperibilità dei taxi. è un programma che tutte le città devono avere. è stabilito in accordo con il Comune. Viaggio molto e l`ho sempre trovato. Solo Follonica fa eccezione. C`è una gestione anarchica del servizio. E per una città turistica è davvero inaudito“. Ieri mattina, Claut ha contattato l`assessore Elimini e il comando della Municipale per presentare un esposto. Sempre domenica sera altri due giovani turisti arrivati col treno si sono trovati a piedi: dovevano raggiungere un albergo in periferia, ma il taxi non c`era neppure per loro. I taxi sono servizi ordinari in tutte le città. Appunto, città. Follonica non ha ottenuto proprio pochi giorni fa il titolo di città? E allora è opportuno svestire i panni del paesotto. A cominciare dai dettagli.
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