Centinaia di friulani nella “trappola“ delle vacanze gratis
- fonte:
- Messaggero Veneto
Centinaia di friulani nella “trappola“ delle vacanze gratis
“Complimenti, lei ha vinto un buono per una vacanza premio“: telefonate di questo genere stanno arrivando in questi giorni nelle case di centinaia di famiglie friulane. In realtà, secondo l`associazione di tutela dei consumatori, Codacons si tratterebbe solo di una scusa per piazzare multiproprietà. Un dubbio che è venuto anche alla Procura della Repubblica che, dopo l`esposto inviato da uno dei “fortunati“, ha deciso che la questione meritava di essere approfondita, e ha incaricato un agente della Squadra mobile di seguire in incognito la trattativa per la cessione del presunto buono vacanza, che è avvenuta ieri in un appartamento privato. “Il premio – riferisce il responsabile provinciale del Codacons, Pierluigi Chiarla – in realtà sarebbe solo uno specchietto per le allodole finalizzato a far sottoscrivere un contratto capestro da quasi ventimila euro con la sottoscrizione di quello che viene chiamato certificato di associazione“. Il cui costo, può variare da 18.900 euro, se viene sottoscritto al primo appuntamento, di solito iun un albergo, a 24.900 euro se perfezionato in un incontro successivo. Come nel caso della signorina udinese che, essendosi insospettita per le modalità e la tipologia dell`offerta, si è rivolta prima al Codacons e poi in procura. Che l`ha incoraggiata a proseguire la trattativa con i rappresentanti, o presunti tali, della srl Holiday la cui sede – dice il Codacons – “dovrebbe trovarsi a Peraga di Vigonza in provincia di Padova“. All`incontro, che si è tenuto ieri in un appartamento privato, oltre all`agente della Mobile che si è finto un amico della potenziale acquirente, ha assistito anche, su suggerimento del presidente del Coordinamento delle associazioni dei consumatori del Fvg, Vitto Claut, e di Chiarla, un esperto in materia di viaggi. Nel corso del colloquio – spiega Chiarla – “è emerso con chiarezza che il viaggio-premio in realtà rappresentava un tentativo di vendere a rate con tassi di interesse molto alti dei certificati di associazione del tutto simili all`acquisto di una multiproprietà, cosa peraltro negata dal presunto referente della Holiday. Quando la nostra assistita ha detto di voler rescindere il contratto l`emissario ha spiegato che le penali erano quelle scritte nel contratto stesso e quantificate in 475 euro più il 20 per cento della cosiddetta “quota di acquisto“ del certificato di associazione. Che tradotto in moneta corrente significa più di 4 mila euro. Per qualsiasi tipo di rimostranza ha suggerito di rivolgersi all`ufficio legale della loro società“. Che avrà il suo bel da fare, visto che, al termine dell`incontro, con un vero e proprio colpo di teatro, l`agente della Mobile ha svelato la sua vera identità ed ha chiesto al presunto rappresentante della Holiday di seguirlo in questura per ulteriori accertamenti.
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