Cellulari È l’ ora dell’ usato Prezzi in calo fino al 50%
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fonte:
- Corriere della Sera
A ll’ inizio dell’ innamoramento tecnologico c’ è la pulsione all’ acquisto; poi arriva la depressione da svalutazione. Sentimenti contrapposti che, almeno una volta, hanno afflitto gli acquirenti di telefonini, soprattutto smartphone della nuova generazione, ormai da tempo entrati nel vortice del rinnovamento continuo come accadeva una volta soltanto ai software con le varie «release»: dall’ 1.0 in su. Adesso di versioni e contro-versioni, i supertelefonini (e anche i tablet) ne subiscono almeno una o due in un anno. Con il risultato che i modelli appena acquistati si svalutano velocemente e a volte a sorpresa, senza che l’ acquirente sia informato della novità. La classifica Una recente indagine comparativa su 4 mila dispositivi del sito britannico CompareMyMobile.com ha dimostrato che, in meno di cinque mesi, il prezzo di un telefonino può abbassarsi anche del 25/30% rispetto al costo originale, con evidenti ricadute anche sull’ usato: il quale, eccezioni a parte, nell’ hi-tech ha una svalutazione molto alta. Bloomberg Businessweek , riprendendo la ricerca, ha pubblicato un grafico esemplificativo sulla corsa alla svalutazione. Su otto modelli di smartphone soltanto uno, il Nokia 920, tra il primo gennaio e il 15 maggio è aumentato di prezzo (dell’ 1%); per gli altri è stata una caduta libera. Una buona notizia per chi non ha ancora acquistato l’ ultima novità, ma pessima per chi vede il suo nuovo smartphone in vendita a prezzi stracciati. Al primo posto della classifica (per svalutazione) del Regno Unito c’ è il Motorola Razr i (-46%), al secondo Google Nexus S (-39%), al terzo Samsung Galaxy S (-27%); quarto il Blackberry Bold 9780 (-25%), seguito da Htc One X (-19%), iPhone 4s 32 giga (-14%) e Lg Optimus L7 P700 (-6%). Non sono proprio gli ultimissimi modelli, questo è vero, e le dinamiche del mercato britannico sono differenti da quelle italiane, però la tendenza della supersvalutazione c’ è in tutta Europa e il problema è reale. Tanto da far riflettere anche i produttori su un possibile rallentamento della produzione di nuove versioni per non far inviperire i clienti. Apple e le altre L’ iPhone 6, tanto per fare un esempio, uscirà quasi certamente entro l’ anno e forse già a fine estate con nuovo microprocessore A 7 (velocità doppia rispetto all’ attuale A 6), nuovo sistema operativo e con un po’ di stravaganze per i patiti dell’ hi-tech: tra questi, il lettore d’ impronte digitali per avere un accesso sicuro e (ma è solo un’ ipotesi remota) uno schermo nuovissimo e flessibile. Il prezzo resterà identico, se non inferiore, a quello della versione numero 5 i cui possessori, c’ è da starne certi, se non saranno travolti dalla «pulsione all’ acquisto» non saranno troppo felici, soprattutto se lo avranno acquistato da poco. Clamoroso è poi il caso del nuovo iPad sostituito mesi dopo da una nuova versione, praticamente identica, con un processore più veloce e un connettore per la ricarica diverso. Stesso schema per i possessori del Galaxy 3, costretti a inchinarsi davanti al nuovo Galaxy 4 dopo meno di un anno. Se poi al fenomeno dell’ aggiornamento continuo si somma quello delle offerte promozionali di alcune catene specializzate in elettronica (in alcuni periodi si vende con fortissimi sconti o addirittura sottocosto), la variazione dei prezzi diventa davvero elevata. Qualche consiglio per difendersi dalla svalutazione? «Utilizzare il web – dice il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – grazie al quale in tempo reale è possibile non solo comparare listini e offerte commerciali, in modo da individuare il prezzo più basso, ma anche monitorare il periodo di uscita dei nuovi modelli, al quale corrisponde un’ immediata caduta dei listini dei modelli precedenti». [email protected] RIPRODUZIONE RISERVATA.
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