29 Novembre 2002

Cda Rai: intervengono i consumatori

Cda Rai: intervengono i consumatori

Adusbef, Codacons e Federconsumatori, facenti parte dell?Intesa dei consumatori, hanno presentato stamattina un ricorso d?urgenza al Tar del Lazio per la sospensione delle deliberazioni del Cda Rai.
Le 3 associazioni chiedono al Tar di bloccare in particolare quella, estremamente importante, che riguarda l?autoregolamentazione per le trasmissioni dedicate ai minori, e di adottare i provvedimenti necessari per tutelare l?interesse pubblico.
Nel ricorso presentato stamattina a firma degli avv.ti Carlo Rienzi, Massimo Cerniglia e Cristina Tabano si legge: “La delibera in questione, avente carattere di amministrazione non ordinaria, proprio a causa dei rilevanti effetti sia sulle trasmissioni che sui diritti ed interessi di milioni di utenti, non poteva essere adottata dal Consiglio di Amministrazione composto da soli 2 membri. Infatti in base all?art. 2388 del c.c. le delibere del Cda sono valide sono se adottate dalla maggioranza dei membri in carica. In realtà, quindi, non essendovi stata una valida presa d?atto delle dimissioni dei consiglieri Zanda e Donzelli l?organo risultava costituito ancora da 5 componenti e la maggioranza quindi individuata nel numero di 3 componenti –
“si dovrebbe ritenere dunque illegittima la delibera in quanto il Cda non poteva comunque deliberare con 2 soli componenti dal momento che nella giornata di ieri i 2 dimissionari non ancora sostituiti, ai quali poi si è aggiunto il terzo così facendo mancare la maggioranza, dovevano considerarsi ancora in carica sia pure per prorogatio, con la conseguenza che di nuovo l?organo doveva avere un minimo di partecipanti di 3 persone“.
E nel ricorso ancora si legge: “essendo la composizione del Cda della Rai il risultato di un complesso procedimento diretto a garantire al servizio pubblico il pluralismo politico rispecchiato dalla composizione di Camera e Senato, al punto che 3 componenti su 5 sono individuati dalla maggioranza parlamentare e gli altri 2 dalla opposizione, è certo che il Cda non può funzionare per lo svolgimento di atti non di ordinaria amm.ne quando viene a mancare completamente una delle 2 componenti dello schieramento parlamentare“.

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