Catania, B senza condizioni
- fonte:
- Gazzetta dello sport
Lo ha detto il presidente della Lega Galliani. Il 23 luglio il Consiglio federale deciderà il numero di squadre per la prossima serie cadetta.
MILANO, 9 luglio 2003 – Nel porto delle nebbie sembra sia attraccata la nave-Catania. Il condizionale è d`obbligo visto tutto quello che si è scatenato intorno alla vicenda, ma al termine del Consiglio federale un tassello è stato posto: il presidente della Lega, Adriano Galliani, non ha usato perifrasi per annunciare l`iscrizione della squadra siciliana alla serie cadetta. “Abbiamo deciso l`ammissione senza condizioni del Catania in B“. Non solo, un passaggio delle dichiarazioni rilasciate da Galliani dovrebbe servire a rassicurare le altre parti in causa (leggi i vari ricorsi presentati dal Venezia e dal Napoli, che per effetto della nuova classifica si troverebbero a disputare lo spareggio). “La prossima serie B sarà almeno a 21 squadre. Un allargamento a 24? Sarà il Consiglio federale fissato al prossimo 23 luglio a decidere“.
Perché questa data? La risposta è semplice: il giorno prima si terrà l`assemblea di Lega in cui, oltre alla vicenda legata al numero delle squadre del campionato cadetto, si comincerà a parlare anche di eventuali esclusione delle società in crisi economica. Una soluzione, però, che potrebbe anche subire un`accelerata se le tre squadre retrocesse (Genoa, Cosenza e Salernitana) decidessero di non aspettare rivolgendosi subito al Tar.
E siccome non tutte le ciambelle riescono con il buco, ecco che alle dichiarazioni di Galliani fanno da contraltare quelle di Antonio Matarrese, vicepresidente della Lega. “Saremo noi a decidere il numero di squadre che il prossimo anno militeranno in serie B.
Attualmente ce ne sono 21 e non possiamo tenerle perché il nostro statuto non lo prevede. Aspettare il 22 luglio? Fare delle retrocessioni a causa dei bilanci economici sarebbe gravissimo. Questi sgambetti non convengono a nessuno. Spiegherò, un giorno non molto lontano, dove sono stati gli errori“. In sostanza Matarrese spinge perché ci sia una decisione in breve tempo. Tra l`altro proprio nei giorni scorsi aveva auspicato un intervento risolutore del Coni per stabilire una volta per tutte il numero di squadre partecipanti al prossimo campionato di B. L`ostacolo alle 24 squadre è di natura economico (ci sono i soldi dei contributi da dividere: più società ci sono, più si riduce la fetta della torta), ma le squadre retrocesse sembrano intenzionate a rinunciare alla loro parte.
Un problema che non riguarda il Catania e i suoi dirigenti. “Non ne potevamo più – ha dichiarato Luciano Gaucci -, siamo stati sotto stress per troppo tempo. In appena due mesi abbiamo dovuto disputare undici cause. In quarant`anni di carriera non ho mai vissuto una situazione simile. È stato come combattere e vincere una guerra mondiale“. Da registrare, inoltre, la presa di posizione del Codacons che chiede “Nell`interesse degli utenti sportivi in modo da porre così fine ai tanti contenziosi che di certo non giovano allo sport, di ripescare le retrocesse, portando quindi il campionato a 24 squadre, risolvendo definitivamente la situazione e mettendo in pace l`animo dei tifosi, più che mai agitato per vicende che con il calcio hanno davvero poco a che fare“.
Un invito, però, non raccolto da Franco Carraro. Il presidente della Federcalcio al termine della riunione non ha voluto scendere nei particolari, limitandosi a un laconico “Abbiamo deciso all`unanimità di riammettere il Catania in serie B, ma di questa situazione parlerò solo dopo il Consiglio federale del 23 luglio. Per adesso non dico nulla, né della B a 24 squadre, né di quella a 21 squadre“. Per completare il quadro delle stranezze c`è da ricordare che i ricorsi di Venezia e Napoli vanno avanti, mentre la Camera di conciliazione del Paternò (che chiede la riammissione in C1) è stata rinviata per la terza volta al prossimo 23 luglio (guarda caso lo stesso giorno indicato da Galliani).
Insomma, la telenovela continua.
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