14 Dicembre 2010

Cassaintegrato senza luce né gas

TOCCO DA CASAURIA. Il Codacons di Francavilla denuncia la paradossale vicenda a danno della famiglia di un cassaintegrato con moglie casalinga e due figli a carico, che da oltre un mese il Gruppo Cea ha lasciato senza luce e gas a seguito della contestazione di una bolletta del metano troppo salata. L’ importo della fattura era di 1.549 euro. «Di fronte a una cifra così elevata, la famiglia si è rivolta al nostro sportello di Francavilla», spiega il vice-coordinatore regionale Codacons e responsabile provinciale Vittorio Ruggieri . «In data 2 novembre 2010, nonostante non fosse ancora scaduto il termine di messa in mora, subisce la sospensione dell’ utenza elettrica». Lo stesso giorno, racconta l’ avvocato del Codacons, l’ utente contesta l’ errato conteggio della bolletta del gas e, «visto che l’ unico percettore di reddito in famiglia è cassaintegrato», puntualizza Ruggieri, «con lettera di reclamo inviata sia al gruppo Gea che per conoscenza al garante per l’ energia elettrica e il gas, sportello del consumatore, si chiede di poter rateizzare l’ importo realmente dovuto». Da allora nessuna risposta: «Solo un religioso silenzio, nonostante le numerose telefonate effettuate sia alla società di energia che al garante». Rimasta non solo al freddo per il taglio del metano, ma anche inspiegabilmente senza luce, da diversi giorni la famiglia di Tocco è costretta a vivere collegata a un generatore di corrente. «Questa vicenda è il classico esempio di quello che oggi le famiglie italiane sono costrette a subire da parte delle società che somministrano l’ energia elettrica e il gas», afferma l’ avvocato del Codacons, «tra la totale indifferenza sia dei politici che dell’ autorità garante. Tutte le volte che ho chiamato lo sportello del consumatore, anche se forse si dovrebbe chiamare sportello dell’ impresa, mi sono sentito rispondere che l’ utente prima doveva pagare, e poi richiedere le somme non dovute. Come se fosse facile correre dietro a un’ impresa dopo aver pagato centinaia di euro non dovuti. La cosa bella», conclude Ruggieri, «è che mai nessuno è riuscito a dirmi quale fosse il riferimento normativo o la delibera dell’ autorità garante che consenta, in caso di contestazione e di mancato pagamento del gas, di staccare anche l’ energia elettrica». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
 

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