30 Maggio 2006

Cassa integrazione per i dipendenti Mariotti



ANCONA Saranno comunicati oggi, nel corso di un tavolo con i sindacati, i nomi dei 40 dipendenti della Mariotti per i quali, nei prossimi giorni, scatterà la procedura di cassa integrazione, già formalmente avviata la settimana scorsa. “Si tratta di una procedura che, prima di diventare operativa, richiede tempi tecnici di confronto – commenta Selena Soleggiati, della Fisascat-Cisl . La cassa di integrazione effettiva dovrebbe essere attivata nel giro di qualche giorno“. Intanto, però, i sindacati tornano a chiedere alla Daimler Chrysler un incontro ufficiale affinché, come anticipato informalmente ai consulenti della Mariotti, la casa madre si impegni ad agevolare il passaggio del personale in esubero ai nuovi concessionari del marchio Mercedes: l`azienda dorica, la cui competenza si estendeva tra Ancona e Pesaro (oltre che San Benedetto) dovrebbe infatti essere sostituita da altre due concessionarie, una per provincia, cui affidare il mercato dell`auto con la stella. Proprio sul fronte della consegna dei veicoli Mercedes, si registrano intanto le maggiori novità, dopo l`intervento della trasmissione “Mi manda RaiTre“. Il caso dei clienti `beffati` dalla Mariotti era stato portato negli studi di Roma dall`avvocato Corrado Canafoglia, presidente del Codacons, che dopo la trasmissione era riuscito a strappare, tanto alla Mariotti che alla Dailmer Chrysler, l`impegno per l`apertura di un tavolo di confronto con l`associazione dei consumatori, per portare finalmente a buon fine l`acquisto dei veicoli. I contatti con i consulenti della Mariotti sono tuttora in corso ed entro la settimana l`associazione dei consumatori conta di avviare un primo tavolo: lo scopo è quello di passare “dalle promesse ai fatti“. “Il nostro obiettivo – spiega l`avvocato Canafoglia – è quello di riuscire a sbloccare la situazione nel giro di 2 o 3 settimane. Intendiamo insomma dare all`azienda una `fiducia a tempo` e solo in assenza di risultati si procederà per vie legali. In questo momento appare infatti inutile procedere a suon di denunce. I consulenti della concessionaria dorica hanno mostrato estrema disponibilità, d`altra parte la Mercedes dovrà farsi carico di garantire gli acquisti là dove la Mariotti non riuscirà ad arrivare“. Una manovra di dimensioni titaniche, se si pensa che la stessa Mercedes Italia ha dichiarato che i contratti da verificare, nel caso Mariotti, vanno dai 200 ai 300. “Ci siamo impegnati a rappresentare gli iscritti al Codacons – continua Corrado Canafoglia – ma continuiamo ad essere bombardati dalle segnalazioni“. Ieri mattina il Codacons ha infatti ricevuto una valanga di telefonate ed e-mail, complice il passaggio in trasmissione. Tra i casi più difficili, quello di un artigiano autotrasportatore di Osimo rimasto senza mezzo.

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